L’Ue individua 10 tecnologie critiche: focus su quattro priorità

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – La Commissione Ue individua per la prima volta dieci aree tecnologiche critiche per la sicurezza economica dell’Ue, sulle quali portare avanti una valutazione dei rischi con gli Stati membri.

In una raccomandazione approvata dal Collegio dei commissari Ue, l’Esecutivo europeo decide di focalizzarsi in via prioritaria su quattro aree, considerate altamente suscettibili di presentare i rischi più sensibili e immediati in materia di sicurezza tecnologica e fuga di tecnologia. Le aree in questione sono: tecnologie dei semiconduttori avanzati (microelettronica, fotonica, chip ad alta frequenza, apparecchiature per la produzione di semiconduttori); tecnologie dell’intelligenza artificiale (calcolo ad alte prestazioni, cloud e edge computing, analisi dei dati, computer vision, elaborazione del linguaggio, riconoscimento degli oggetti); tecnologie quantistiche (calcolo quantistico, crittografia quantistica, comunicazioni quantistiche, rilevamento e radar quantistici); biotecnologie (tecniche di modificazione genetica, nuove tecniche genomiche, gene-drive, biologia sintetica).

“La valutazione del rischio sarà oggettiva e in questa fase non si possono prevedere né i suoi risultati né eventuali misure di follow-up”, evidenzia Bruxelles. Le altre sei aree critiche sono: connettività avanzata, navigazione e tecnologie digitali (come Internet degli oggetti e realtà virtuale, tecnologie di guida, navigazione e controllo, compresa l’avionica e il posizionamento marino); tecnologie per il rilevamento avanzato (come radar o sensori di campo elettrico subacqueo); tecnologie dello spazio e della propulsione; tecnologie energetiche; robotica e sistemi autonomi; materiali avanzati e tecnologie per la produzione e il riciclo.

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NAF