La vicenda degli elicotteri con tecnologia israeliana, alla Camera

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di Marta Borghese

ROMA (Public Policy) – La commissione Bilancio di Montecitorio, convocata al termine dei lavori d’aula martedì, ha reso un parere favorevole – dopo oltre un’ora e mezza di discussione – sullo schema di decreto ministeriale del ministero della Difesa, di concerto con il Mef, riguardante l’approvazione del programma pluriennale “Nuova scuola elicotteri Viterbo – Segmento operativo” relativo all’acquisizione di nuovi elicotteri leggeri in sostituzione delle flotte legacy e la realizzazione del segmento di terra (Ground based training system, Gbts) per la formazione dei piloti dell’aeronautica militare, delle forze armate e dei corpi dello Stato.

Una fase del programma che, si legge nella lettera di accompagnamento firmata dal ministro della Difesa Guido Crosetto e visionata da Public Policy, prevede una spesa complessiva di 271 milioni di euro per gli anni dal 2026 al 2039 (di cui 10 milioni nel 2026), finalizzata al completamento del segmento di terra e all’acquisizione di 12 nuovi elicotteri Luh dei 30 previsti, comprensivi di “supporto logistico integrato iniziale del tipo chiavi in mano”.

È proprio sull’acquisto degli elicotteri che le opposizioni hanno chiesto chiarimenti.

“È emersa l’ipotesi che la Elbit system, azienda israeliana attiva nello sviluppo delle tecnologie della difesa, fosse coinvolta nella fornitura di questo sistema e anche nell’addestramento”, spiega a Public Policy, al termine dei lavori in commissione, la deputata dem Laura Boldrini. “Siccome secondo noi in questo momento non si può continuare una cooperazione con aziende che sono coinvolte nei sistemi di difesa che vengono usati poi a Gaza per uccidere i civili o in Cisgiordania ai danni della popolazione palestinese, abbiamo chiesto, siccome il nostro voto deve potersi basare sui fatti, di verificare se questa Elbit system è coinvolta o no”.

“La risposta desolante che abbiamo ricevuto – aggiunge Boldrini – è che la commissione Bilancio non è tenuta a dar informazioni di merito“.

Ad accendere i riflettori sul tema, prima della seduta della V, era stato il deputato di Avs Marco Grimaldi.

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@BorgheseMarta

(foto: ministero della Difesa)