Pos-non Pos, la Manovra fa discutere: come stanno le cose

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di David Allegranti

ROMA (Public Policy) – Non c’è più spazio per le interpretazioni. La legge di Bilancio ha ottenuto la bollinatura, dunque è ufficiale che i pagamenti con il Pos saranno obbligatori solo dai 60 euro in su. L’obbligo sarà disciplinato ed entro 180 giorni saranno stabiliti “i criteri di esclusione, al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse”. Le multe, che erano state introdotte nei mesi scorsi (30 di euro di multa più il 4 per cento del valore della transazione), sono state sospese nel frattempo. Governo e commercianti sostengono che le commissioni sono troppo alte, c’è persino chi le vorrebbe gratuite, c’è chi dice anche che il canone sia troppo elevato, per non parlare dei costi iniziali per avere il Pos. Vediamo le cose come stanno. 

Secondo una indagine Abi del 2019, in Italia le commissioni sui pagamenti digitali sono all’1,1 per cento, inferiori alla media europea dell’1,2 per cento. In Olanda e in Svizzera le commissioni applicate sui Pos sono all’1,6 per cento, in Germania e in Svezia all’1,5 per cento, nel Regno Unito e in Grecia all’1,3 per cento. Le commissioni sono inferiori alla media europea anche in Belgio (1 per cento), in Francia (0,7 per cento) e in Spagna (0,6 per cento). Secondo il presidente di Abi, Antonio Patuelli, l’Italia è il “fanalino di coda in Europa” nell’uso degli strumenti elettronici. L’Italia, dati 2019, ha il numero più elevato di Pos nel confronto europeo, a quota 3,2 milioni, pari a oltre un terzo del totale dei Pos dell’intera area euro. Ci sono infatti 5.200 Pos ogni 100mila abitanti, contro i 2.800 Pos ogni 100mila abitanti nell’area euro.

L’Italia, ha spiegato nel 2019 Patuelli, è “il Paese europeo in cui è più elevato l’ammontare medio delle operazioni di pagamento fatte per terminale. L’ammontare medio in Italia è di 59 euro, mentre nell’area euro è di 42 euro. In Francia è di 41 euro, in Germania di 60 euro e in Spagna di 42 euro”. Quanto alla spesa iniziale per il Pos, rispetto a 5 anni i costi si sono ridotti di circa 44 euro, mentre il canone mensile si è ridotto di circa 12 euro, scrive l’osservatorio ConfrontaConti. E i costi variabili? “Anche per questa componente di costo l’analisi rileva una riduzione importante dei costi e una commissione media pari all’1,40 per cento contro l’1,92 per cento rilevata nel 2017”, scrive l’osservatorio. (Public Policy)

@davidallegranti