ROMA (Public Policy) – Diffondere la cultura della salute e della sicurezza sul lavoro nelle scuole. Ma anche sostenere le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro. Sono alcuni dei contenuti del disegno di legge che, lo scorso 30 luglio, è stato incardinato nella commissione Affari sociali, Sanità e Lavoro del Senato e su è stato fissato a martedì 10 settembre (alle 12) il termine per la presentazione degli emendamenti.
La relatrice del testo è la senatrice di FdI Paola Mancini. Si tratta di un provvedimento bipartisan, frutto dell’attività della commissione di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia e sottoscritto da Tino Magni (Avs), Susanna Camusso (Pd), Marco Dreosto (Lega), Marco Lombardo (Azione), Orfeo Mazzella (M5s), Giovanni Satta (FdI), Francesco Silvestro (FI) e Luigi Spagnolli (Aut).
Tra le misure introdotte dal disegno di legge, si segnala anche l’adeguamento dei limiti di età per l’assegno di incollocabilità erogato dall’Inail e la tutela delle vittime dell’amianto e dei tumori professionali. Ma ecco le principali novità previste dal ddl.
In primis il disegno di legge interviene sulla promozione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro nelle scuole di ogni ordine e grado. A tal fine vengono stanziati, dal 2024, 6 milioni di euro annui. Sarà poi un decreto dei ministri del Lavoro, dell’Istruzione e dell’Università a stabilire, nel rispetto dell’autonomia scolastica, “i percorsi formativi interdisciplinari tra le diverse materie scolastiche, volti a favorire la conoscenza delle tematiche della salute e della sicurezza sul lavoro”.
Le attività in questione, si legge nel testo, potranno essere svolte anche “avvalendosi dell’apporto esperienziale dei rappresentanti della sicurezza delle organizzazioni bilaterali, nonché delle vittime di infortuni sul lavoro e malattie professionali o dei loro familiari superstiti in qualità di testimoni”.
Il provvedimento all’esame della 10a di Palazzo Madama punta anche a incrementare dal 2024, con 15 milioni di euro annui, il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro. “Le prestazioni a carico del Fondo, in favore dei superstiti dei lavoratori soggetti a tutela assicurativa obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, sono erogate d’ufficio dall’Inail”, si legge nella norma che a tal fine equipara il convivente di fatto del lavoratore al coniuge superstite.
Inoltre, il ddl esclude dal reddito rilevante ai fini del calcolo dell’Isee le prestazioni percepite a titolo di disabilità e la rendita erogata dall’Inail ai superstiti di vittime di infortuni sul lavoro e malattie professionali.
L’articolo 3 del ddl, inoltre, interviene per adeguare i limiti di età per l’assegno di incollocabilità erogato dall’Inail. Attualmente per ottenere l’assegno è richiesta un’età non superiore ai limiti previsti per l’assunzione obbligatoria (pari a 65 anni). La norma, quindi, punta a coordinare il limite con gli adeguamenti dell’età pensionabile. Si prevede, infatti, che per ottenere l’assegno gli interessati abbiano una “età non superiore ai limiti previsti per l’ammissione al beneficio dell’assunzione obbligatoria al lavoro, come adeguati periodicamente all’età pensionabile”.
L’ultimo articolo di cui si compone il disegno di legge rafforza, a partire dal 2024, il Fondo per le vittime dell’amianto e dei tumori professionali. Ma interviene anche in sostegno della ricerca clinica rispetto alla cura degli stessi, con una dotazione destinata anche ad incrementare il Fondo per l’implementazione del Piano oncologico nazionale per la sezione dei tumori professionali.
“Ai fini di favorire la realizzazione di centri specialistici per la cura del mestelioma e di sostenere la ricerca clinica in relazione alla cura dello stesso, per l’anno 2024 una somma pari a 10 milioni di euro del Fondo per le vittime dell’amianto è destinata al Fondo per l’implementazione del Piano oncologico nazionale 2023-2027, per la sezione dei tumori professionali”, si legge nel testo della disposizione. (Public Policy) GPA