(Public Policy) – Roma, 21 gen – Riforma degli
ammortizzatori sociali, reddito minimo di cittadinanza e una
riforma della rappresentanza in fabbrica. Lo chiede la Fiom
per bocca del segretario nazionale Maurizio Landini,
intervistato da Repubblica.
“Nei prossimi mesi non ci saranno i soldi per la cassa
integrazione. Arriveremo al periodo più difficile della
crisi senza ammortizzatori e con il rischio di una valanga
di licenziamenti”, dice Landini. Per il leader delle tute
blu Cgil se ne esce “con una riforma che imponga anche a
categorie come il commercio e l’artigianato di contribuire
al fondo della cassa integrazione. Oggi questo avviene solo
per i lavoratori dell’industria”.
“Gli incentivi fiscali – dice ancora Landini – andrebbero
concessi alle aziende che praticano i contratti di
solidarietà e le riduzioni d’orario. Invece oggi quei soldi
sono spesi per la contrattazione aziendale che interessa una
minima parte dei lavoratori”. (Public Policy)
GAV