ROMA (Public Policy) – Gli emendamenti alla legge elettorale sulla parità di genere sono ancora oggetto di trattativa. Ieri mattina “Renzi ha dato il via libera a tutte le modifiche che hanno un consenso delle forze politiche che sono sottoscrittori dell’accordo. Quella sulla parità di genere nelle liste, sulle preferenze e le primarie”. Lo dice a Public Policy Davide Faraone, responsabile Welfare Pd raccontando la riunione di partito di ieri mattina. “Se ogni modifica fa saltare l’accordo siamo nei guai” aggiunge Faraone.
Nessun passaggio specifico della riunione è stato dedicato all’urgenza per il Pd di introdurre misure sulla parità di genere nelle liste elettorali. Una fonte parlamentare riferisce però che Renzi non sarebbe disposto a fare passi indietro rispetto alle norme sulla parità che il Pd ha introdotto alle passate primarie e che hanno garantito ai democratici la più alta – insieme al M5s – rappresentanza femminile tra i partiti in Parlamento. Questo al di là dei risultati che saranno raggiunti con la legge elettorale. Si attende un’apertura da Forza Italia sugli emendamenti, nonostante il tema sia controverso.
Diverse donne di FI, in testa Stefania Prestigiacomo, ex ministra delle Pari opportunità e poi dell’Ambiente dei governi Berlusconi, nei giorni scorsi hanno sottoscritto gli emendamenti unitari che prevedono un 50% di donne capilista, 40-60% di donne e uomini capilista, e l’alternanza donna -uomo nelle liste. Gli emendamenti sono stati firmati da rappresentanti di tutti i partiti, esclusi FdI, M5s e Lega. Le loro firme rimangono ancora in calce agli emendamenti. (Public Policy)
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