ROMA (Public Policy) – La commissione Affari costituzionali al Senato ha iniziato l’esame e le votazioni degli oltre 17mila emendamenti alla legge elettorale. L’esame – deciso dall’ufficio di presidenza – è iniziato dall’articolo 1. Giovedì e venerdì, invece, non ci saranno votazioni visto l’approdo in aula della legge di Stabilità e la probabile questione di fiducia.
La commissione – viene riferito – attende la decisione della conferenza dei capigruppo (che dovrebbe riunirsi venerdì mattina) sull’approdo in aula del testo. In particolare in commissione si prende tempo anche perché – riferiscono fonti parlamentari – l’accordo tra Pd e Forza Italia non è ancora completato. A FI, infatti, non piace l’abbassamento dello sbarramento per i partiti non coalizzati dall’8 al 3% (contenuto in uno degli emendamenti della relatrice Anna Finocchiaro) e rimangono da chiarire i tempi di entrata in vigore dell’Italicum e la norma transitoria.
Quindi – secondo quanto riferito -l’esame della legge elettorale viene rallentato non solo dagli oltre 17mila emendamenti ma anche dalla conclusione dell’accordo tra Pd e FI. Secondo il senatore Gal, Mario Mauro, “stiamo fingendo di fare la commissione Affari costituzionali. Siamo in attesa dell’accordo politico. Ci stiamo impegnando a portare avanti con serietà i lavori di commissione”.
A quanto si apprende, alcuni esponenti del Pd chiedono che il testo arrivi in aula all’inizio della prossima settimana, anche senza mandato alla relatrice Anna Finocchiaro (Pd). Ma sull’accelerazione non è del tutto d’accordo Forza Italia: secondo quanto riferito, infatti, FI chiede di rinviare l’approdo in aula a gennaio. Secondo le richieste di alcuni senatori Pd, il testo potrebbe arrivare in aula lunedì, solo per essere incardinato, e senza che si votino le questioni pregiudiziali, per poi rimandare l’esame vero e proprio a gennaio. (Public Policy)
SOR