ROMA (Public Policy) – Una tappa “cruciale” nelle prossime settimane per affrontare la crisi in Libia “sarà rappresentata dal prossimo rinnovo della missione Unsmil (United Nations Support Mission in Libya) che il Consiglio di sicurezza dovrà decidere il 13 marzo prossimo. Stiamo lavorando con i nostri partner che siedono nel Consiglio, perché la missione venga dotata di un mandato dei mezzi e delle risorse in grado di accelerare il dialogo politico per stabilizzare e dare assistenza a un nuovo quadro di riconciliazione e a un nuovo governo di unità nazionale in Libia”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni durante un’informativa urgente in aula alla Camera sulla situazione in Libia.
In questo processo “l’Italia è pronta ad assumersi responsabilità di primo piano. Siamo pronti a contribuire al monitoraggio del cessate il fuoco. Siamo pronti a contribuire al mantenimento della pace. Siamo pronti a lavorare per la riabilitazione delle infrastrutture, per l’addestramento militare, in un quadro di integrazione delle milizie nell’esercito regolare. Siamo pronti a curare e sanare le ferite della guerra” ha detto ancora il ministro degli Esteri. L’Italia, ha riferito Gentiloni, è inoltre pronta a riprendere il vasto programma di cooperazione con la Libia sospeso la scorsa estate a causa del conflitto. “La popolazione civile deve avere chiari i vantaggi della riconciliazione da parte dell’intera comunità internazionale”.(Public Policy) LEP