M5s, Bertola su Facebook: il nostro progetto per certi versi peggio degli altri

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ROMA (Public Policy) – “Il progetto” del Movimento 5 stelle “è ancora meglio degli altri in tante cose ma in altre è pure peggio”, l’obiettivo “non è più cambiare il mondo ma prendere voti per conquistare il potere”, si “gridano slogan e si usa la comunicazione per coprire i punti deboli“, le critiche “sono prese come attacchi personali e ripagate con altri attacchi personali da parte di uomini di paglia appositamente reclutati”. E ancora: “Le promesse di una nuova democrazia senza capi sono finite all’ultimo posto”.

A parlare (o meglio a scrivere) così su Facebook è Vittorio Bertola, uno degli esponenti più noti del Movimento 5 stelle al Nord, consigliere comunale a Torino e candidato sindaco M5s alle amministrative del 2011. “Tu cominci, metti la tua vita in un progetto per cambiare il mondo – scrive ancora – ci credi, ti ci giochi la faccia, sacrifichi tempo, affetti, soldi, carriera. Discuti, alle volte hai ragione e alle volte hai torto, ma questo ti fa crescere; conosci persone nuove, idee nuove, cambi il tuo modo di vivere, è un’esperienza meravigliosa. Poi arrivano le prime elezioni, e cominci a vedere un po’ di egoismo, un po’ di ambizione, ma pensi che sono normali, che le hanno tutti te compreso, che sono trascurabili rispetto alla bellezza del progetto, che continua a crescere e avere successo”.

Poi, scrive il consigliere M5s, “arriva il momento delle cariche importanti, e a questo punto ci sono crepe visibili, vedi persone senza grandi capacità (o peggio, con l’unica capacità di fare cordate e di allinearsi a chi comanda) proiettate in posizioni di grande responsabilità, che ricoprono in modi perlomeno dubbi, e che dietro le quinte cominciano a riprodurre i meccanismi dei partiti, a tirar fuori doppie morali, ad applicare le regole per i nemici e interpretarle per gli amici, ad usare le stesse armi che contestavamo in mano agli altri ‘perchè se no non possiamo combattere'”.

Bertola conclude: “E’ uno sfogo? Forse, forse sono io che vedo le cose in modo troppo negativo, solo per carattere, per delusioni personali. Forse”. (Public Policy)

GAV