ROMA (Public Policy) – L’emendamento introdotto al Senato al ddl Stabilità sul “capacity payment” potrebbe essere eliminato alla Camera. È quanto si apprende da fonti parlamentari. La modifica, presentata a Palazzo Madama dai due relatori Giorgio Santini (Pd) e Antonio D’Alì (Ncd), incarica l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg) di integrare l’attuale meccanismo di ‘capacity payment’ transitorio (il meccanismo di mercato che remunera gli impianti più flessibili, come i cicli combinati a gas in crisi per la situazione di overcapacity) con effetti dal 2014 senza però nuovi oneri per prezzi e tariffe dell’elettricità.
Nel testo approvato dall’Assemblea di Palazzo Madama si legge: “L’Autorità per l’energia elettrica e il gas, con effetto dal 2014, definisce le modalità d’integrazione del corrispettivo di cui all’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo 19 dicembre 2003, n. 379, senza nuovi o maggiori oneri per prezzi e tariffe dell’energia elettrica”.
L’articolo 5 citato disciplina il meccanismo transitorio di remunerazione della capacità, in attesa della definizione di un sistema a regime. Il meccanismo transitorio, regolato dall’Autorità, è tuttora in vigore e lo resterà fino all’entrata in funzione, con effetti dal 2017-18, del cosiddetto capacity market a regime, che attende ancora la decisione definitiva del ministero dello Sviluppo economico.
Lo scopo – si legge nella relazione tecnica all’emendamento – è quello “introdurre un sistema ‘ponte’ necessario per evitare potenziali dismissioni inefficienti fino all’avvio del mercato a lungo termine” della capacità. “Diversamente molti impianti seppure necessari alla sicurezza e alla fornitura di servizi di bilanciamento e riserva, subirebbero delle dismissioni anticipate poiché non in grado di coprire i propri costi di funzionamento”. (Public Policy)
Sonia Ricci