ROMA (Public Policy) – (di Sonia Ricci) Stanziati 124,5 milioni di euro per la missione internazionale in Afghanistan, altri 22,4 milioni per le missioni nei Balcani, 265 mila euro per il personale volontario appartenente al corpo militare e alla Croce Rossa presente negli Emirati Arabi e ‘promossi’ programmi per la prevenzione ed il contrasto della violenza sulle donne. Sono questi alcuni dei provvedimenti contenuti nel decreto Missioni, che dopo dieci giorni di lavori in commissione e un mese in Aula, è stato licenziato dall’Assemblea di Montecitorio.
Il Governo ha posto sul provvedimento la questione di fiducia, dopo il duro ostruzionismo del Movimento 5 stelle e Sel che in commissione e in Aula hanno chiesto l’introduzione nel decreto di alcune loro modifiche. Tra le richieste avanzate dai partiti di opposizione – e non accolte dal Governo – quelle per la riduzione dei finanziamenti 2013 per la missione militare in Afghanistan e il ritiro di tutte le truppe dal territorio afghano entro la fine del 2014.
Il decreto proroga fino alla fine del 2013 le missioni militari internazionali e stanzia risorse integrative per interventi di cooperazione in almeno 10 Paesi, dove sono in corso – si legge nella relazione tecnica al dl – ‘processi di stabilizzazione e di pace’. I Paesi considerati direttamente oggetto d’intervento nel decreto sono: Afghanistan, Iraq, Pakistan, Libia, Somalia, Myanmar, Sudan, Siria e Mali. Il decreto stanzia per le missioni 2013 circa 535 milioni di euro.
124,5 MLN PER MISSIONE AFGHANISTAN E 40 MLN PER LIBANO
Il decreto autorizza, a decorrere dal 1° ottobre 2013 e fino al 31 dicembre 2013, la spesa di 124,5 milioni di euro per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni in Afghanistan. Sempre per lo stesso periodo, il provvedimento stanzia 40,2 milioni di euro per la proroga per la missione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil – United Nations Interim Force in Lebanon).
22,4 MLN PER MISSIONI NEI BALCANE E 75 MILA PER BOSNIA
Sempre dal 1° ottobre al 31 dicembre 2013, il decreto stanzia 22,4 milioni di euro per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni nei Balcani, 75 mila euro per la missione dell’Unione europea in Bosnia-Erzegovina, 5 milioni per la missione nel Mediterraneo denominata ‘Active Endeavour’, 285 mila euro per la missione denominata ‘Temporary International Presence in Hebron’, 30 mila per la missione dell’Unione europea di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah, tra l’Egitto e la Striscia di Gaza.
2,5 MLN PER LIBIA E 11 MLN ANTI-PIRATERIA
E ancora: il decreto finanzia con 63,4 mila euro per la proroga della partecipazione alla missione delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana in Sudan, denominata United Nations/African Union Mission in Darfur, altri 66,9 mila per la missione delle Nazioni Unite denominata United Nations Peacekeeping Force in Cypru, 2,5 milioni per la missione dell’Unione europea in Libia, 3,6 milioni le missioni denominate ‘Eutm Somalia’, ‘Eucap Nestor’, nonché per le missioni nel Corno d’Africa e nell’Oceano indiano occidentale.
Inoltre, per la proroga dell’impiego di personale militare negli Emirati Arabi Uniti vengono stanziati 5,5 milioni di euro e per il contrasto alla pirateria e la missione europea denominata ‘Atalanta’ 11,4 milioni di euro.
1,3 MLN PROGRAMMI COOPERAZIONE ALBANIA
Viene poi autorizzata, sempre per gli ultimi tre mesi del 2013, la spesa di 726 mila euro per la partecipazione di personale militare alla missione delle Nazioni Unite in Mali, denominata United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali, e 1,3 milioni per la prosecuzione dei programmi di cooperazione delle forze di polizia italiane in Albania e nei Paesi dell’area balcanica.
265 MILA EURO PER VOLONTARI AFGHANISTAN E EMIRATI ARABI
Il decreto finanzia con 265 mila euro il personale appartenente al Corpo militare volontario e al Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa ‘per le esigenze di supporto sanitario delle missioni internazionali in Afghanistan e negli Emirati Arabi Uniti’.
33,6 MLN PER COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
Per iniziative di cooperazione allo sviluppo il provvedimento stanzia 23,6 milioni di euro. Queste iniziative dovranno essere ‘volte ad assicurare il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e il sostegno alla ricostruzione civile in favore di Afghanistan, Iraq, Libia, Mali, Myanmar, Pakistan, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan e Paesi ad essi limitrofi’. Viene poi autorizzata, a decorrere dal 1o ottobre al 31 dicembre 2013, la spesa di euro 4,1 milioni per interventi ‘a sostegno del processo di stabilizzazione nei Paesi in situazione di fragilità, di conflitto o post-conflitto’.
1 MLN IN PIÙ PER LE ASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE
Durante l’esame in sede referente nelle commissioni Affari esteri e Difesa della Camera sono stati approvati diversi emendamenti: in particolare, è stato aumentato di 1 milione di euro lo stanziamento in favore delle associazioni combattentistiche, vincolando le associazioni alla rendicontazione e la pubblicazione delle spese. Inoltre, è stato finalizzato uno stanziamento di 2 milioni di euro per dare continuità alle attività di cooperazione civile da parte dei contingenti militari in favore delle missioni in atto nei Balcani, in Libano, in Afghanistan e nel Corno d’Africa.
TRANSITO CORPO GUARDIA FINANZA IN QUELLO AERONAVALE
Per quanto riguarda poi l’articolo 2, è stato aggiunto il comma 4-bis, che prevede ‘che al fine di potenziare, l’azione di monitoraggio dei flussi migratori nel bacino del Mediterraneo, la prevenzione e la repressione della tratta degli esseri umani nonché la protezione delle vittime’, il ministro dell’Economia con proprio decreto da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del dl Missioni stabilisce le modalità con cui gli ufficiali del ruolo normale del Corpo della guardia di finanza, in possesso di specifiche specializzazioni e documentate esperienze professionali nel settore aeronavale, possono transitare nel ruolo aeronavale del medesimo Corpo.
SÌ A PROGRAMMI PER CONTRASTO VIOLENZA DONNE
Con un altro emendamento approvato dalle commissioni ha disposto che nell’ambito degli stanziamenti per iniziative di cooperazione allo sviluppo (ammontanti a 23,6 milioni di euro per Afghanistan, Iraq, Libia, Mali, Myanmar, Pakistan, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan e Paesi a essi limitrofi) vengano promossi programmi finalizzati ‘alla prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne, la tutela dei loro diritti e la promozione del lavoro femminile’.
OBBLIGHI INFORMATIVI VERSO LE CAMERE
Con un comma aggiuntivo al primo articolo il decreto ora stabilisce che, ‘al fine di informare il Parlamento sullo stato di raggiungimento degli obiettivi delle missioni rifinanziate, la relazione analitica deve essere accompagnata da un documento di sintesi operativa che indichi espressamente per ciascuna missione i seguenti dati: mandato internazionale, durata, sede, personale nazionale e internazionale impiegato, scadenza nonché i dettagli attualizzati della missione’. La relazione dovrà essere integrata ‘dagli elementi di valutazione fatti pervenire dai comandi internazionali competenti con particolare riferimento ai risultati raggiunti, nell’ambito di ciascuna missione, dai contingenti italiani’.
INDENNITÀ PER IL PERSONALE MILITARE
Inoltre, il decreto attribuisce al personale impegnato nelle missioni internazionali l’indennità di missione prevista dal regio decreto 941 del 3 giugno 1926, in misure diversificate a seconda delle missioni. L’indennità viene riconosciuta a decorrere dalla data di entrata nel territorio, nelle acque territoriali e nello spazio aereo dei Paesi interessati e fino alla data di uscita dagli stessi per rientrare nel territorio nazionale, ed è attribuita per tutto il periodo della missione in aggiunta allo stipendio o alla paga e agli altri assegni a carattere fisso e continuativo. All’indennità devono essere detratti le indennità e i contributi eventualmente corrisposti agli interessati direttamente dagli organismi internazionali.
139MILA EURO PER FUNZIONARIO AL CONFINE TURCO-SIRIANO
Tra i finanziamenti stanziati, il decreto riserva 139 mila euro per l’invio in missione di un funzionario diplomatico nell’area di confine turco-siriana. ‘Al medesimo funzionario – si legge nel testo approvato – sono corrisposti un’indennità’ e ‘il rimborso forfettario degli oneri commisurato alla diaria per i viaggi di servizio all’interno della Turchia’. Per l’espletamento delle sue attività il predetto funzionario ‘potrà avvalersi del supporto di due unità di personale, da reperire in loco’.
800MILA EURO PER TRIBUNALE NAZIONE UNITE IN LIBANO
Stanziati (sempre per l’ultimo trimestre 2013) 800 mila euro ‘per l’erogazione del contributo italiano al tribunale speciale delle Nazioni Unite per il Libano’.
151MILA EURO PER OBIETTIVI OSCE
Viene anche autorizzata la spesa di 151mila euro ‘per assicurare la partecipazione italiana alle operazioni civili di mantenimento della pace e di diplomazia preventiva, nonché ai progetti di cooperazione dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce)’.
TRASPARENZA SPESE VITTO E ALLOGGIO DEL PERSONALE
Con un emendamento M5s, infine, l’ammontare del trattamento economico e le spese per vitto, alloggio e viaggi del personale impiegato nelle missioni dovranno essere ‘resi pubblici nelle forme e nei modi previsti e atti a garantire la trasparenza nel rispetto della vigente legislazione in materia di protezione dei dati personali’. (Public Policy)