ROMA (Public Policy) – L’attenzione del Governo, in queste settimane, è riservata in modo particolare alla legge di Bilancio attesa nell’aula di Montecitorio a metà dicembre. Prima però bisognerà superare lo scoglio dell’esame degli emendamenti in commissione. È stato proprio su questo che si è concentrato il vertice di maggioranza della scorsa settimana in cui i leader hanno dato mandato al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti di valutare alcune proposte condivise tra le forze di centrodestra. Tra queste, stando a quanto fatto trapelare da Palazzo Chigi, gli interventi sul turnover delle forze dell’ordine, gli emendamenti in materia di politiche sociali e quelli riguardanti i settori produttivi.
Da chiarire se tra gli emendamenti che verranno inseriti in Manovra rientreranno anche quelli sui fondi pensione su cui negli ultimi mesi si sono spesi sia la ministra del Lavoro Marina Calderone, caldeggiando un nuovo semestre di silenzio assenso per il versamento di quota del Tfr nei fondi di previdenza (su cui un emendamento è stato segnalato da Fratelli d’Italia), sia il sottosegretario Durigon.
“Nei prossimi anni sarà fondamentale dare certezza di pensioni adeguate ai lavoratori, visto che il sistema contributivo diventa sempre più prevalente nel calcolo pensionistico. Quindi potenziare il secondo pilastro, cioè i fondi previdenziali, è fondamentale. E si può fare in vari modi. Intanto, incentivando i lavoratori all’adesione”, ha detto la scorsa settimana il sottosegretario al Lavoro ricordando l’emendamento della Lega che “nel canale di fuoriuscita con 64 anni di età e 20 di contributi, prevede che per raggiungere la soglia di 3 volte la minima, possono per la prima volta comunicare i due pilastri cioè Inps e fondi previdenziali”. (Public Policy) GPA