BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – “Non è TikTok che deve applicare il codice di identificazione sui contenuti, l’obbligo spetta a chi pubblica il contenuto. Per quanto riguarda gli influencer e la pubblicità politica, noi non accettiamo contenuti politici, nel senso che se c’è una situazione in cui un influencer accetta un pagamento per un contenuto politico questo è contro le nostre regole“.
Lo ha detto Caroline Greer, rappresentante di TikTok, audita dalla commissione Mercato interno (Imco) del Parlamento Ue sulla conformità di TikTok al Dsa.
“I contenuti politici non vengono promossi – ha spiegato inoltre Greer – rispetto a qualsiasi altro tipo di contenuto. Qualsiasi contenuto che ha popolarità viene seguito con più attenzione, e si valuta la disinformazione. Prima del Dsa noi abbiamo pubblicato informazioni su come funziona il sistema degli algoritmi. Siamo stati in contatto costante con le autorità, rispondiamo entro 24 ore. Tuttavia non accettiamo ciecamente quello che dicono le autorità, facciamo anche una valutazione interna, valutiamo i diritti fondamentali e tutti i principi che dobbiamo rispettare, e solo dopo agiamo”.
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PAM