di Luca Iacovacci
ROMA (Public Policy) – Rafforzare il sistema di tutele previste dall’ordinamento italiano per preservare efficacemente i siti italiani inseriti nella lista del patrimonio mondiale Unesco, tenendo conto dell’evoluzione della tutela accordata in sede internazionale anche alla dimensione immateriale.
È questo l’obiettivo di un disegno di legge al Senato, a prima firma di Maria Rosa Di Giorgi (Pd), attualmente all’esame della commissione Istruzione al Senato. In settimana è stata sollecitata la calendarizzazione del ddl il cui esame, però, non risulta ancora nei lavori della 7a commissione previsti per l’ultima settimana di gennaio. Probabile, però, che il progetto di legge sia incardinato a breve.
Il ddl si collega ‘naturalmente’ con una questione piuttosto dibattuta in questi ultimi giorni: quella dell’apertura di fast food nei centri storici. In settimana il senatore Pd Walter Tocci (Pd) ha dichiarato di aver firmato un appello contro l’apertura di un McDonald’s nel quartiere Borgo Pio di Roma.
Tocci, sul suo blog, ha scritto che un salto di qualità per combattere la decadenza dei centri storici “è realizzabile utilizzando i nuovi strumenti legislativi” e ha citato le nuove regole per tutelare l’interesse pubblico contenute nel dlgs 222 del 2016, con cui si forniscono “poteri amministrativi adatti a regolare le funzioni commerciali legali e a reprimere quelle abusive nei centri storici”.
Utili, però, anche le misure previste in un ddl specifico “sulla tutela delle aree Unesco”, quello di Di Giorgi, “che impegna i Comuni a dotarsi di un organico e qualificato piano di gestione”, lo strumento “più efficace per tutelare e trasformare gli antichi rioni”.
Per Tocci, tali misure sarebbero anche funzionali a “spostare la discussione sulle soluzioni più innovative e sui modi più efficaci per realizzarle, superando quindi la contrapposizione tra favorevoli o contrari sulle singole attività commerciali“.
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IAC