di Anna Madia
ROMA (Public Policy) – Un procedimento più veloce per stabilire se il migrante ha diritto alla protezione internazionale in Italia, alcune nuove regole sull’identificazione di chi approda nel nostro Paese, norme in materia di accoglienza in centri e strutture e contrasto all’immigrazione illegale.
Sono questi i principali ambiti in cui interviene il decreto Migranti, approvato con il voto di fiducia al Senato. Il provvedimento attende ora il passaggio alla Camera.
Eccone in dettaglio i contenuti più rilevanti:
NUOVE SEZIONI SPECIALIZZATE NEI TRIBUNALI
Sezioni specializzate nei tribunali, competenti a decidere sulle richieste di protezione internazionale e sulle controversie relative all’impugnazione dei provvedimenti adottati dall’autorità che individua lo Stato competente all’esame delle domande di protezione internazionale.
È questa, in base al dl, come modificato nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato e poi approvato in aula a Palazzo Madama, una delle novità più importanti in materia di immigrazione. Più in dettaglio, le sezioni vengono istituite nei tribunali ordinari del luogo in cui ha sede la Corte d’appello.
Saranno, dunque, 26 in tutto e non più soltanto 14, come stabilito nel decreto in sede di emanazione. Un risultato, questo, a cui si è arrivati dopo i rilievi critici sollevati in diverse audizioni, ma anche a seguito della presentazione di alcuni emendamenti e non senza precisi paletti della commissione Bilancio.
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@annina_mad