ROMA (Public Policy) – Verso l’introduzione della norma end of waste nel decreto Salva imprese, attualmente all’esame delle commissioni Industria e Lavoro del Senato. Come apprende Public Policy da fonti vicine al dossier, il Governo starebbe lavorando, dopo lo slittamento del decreto Clima, ad un emendamento al decreto sulle crisi aziendali in prima lettura a Palazzo Madama.
In un primo momento sembrava che la norma dovesse finire nel decreto Clima ma dopo lo slittamento del provvedimento (le ultime voci danno il varo per il Cdm dell’11 ottobre), causato da problemi di copertura, l’Esecutivo si sarebbe deciso a far entrare la norma del dl Salva imprese. Lo stesso ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha più volte espresso l’intenzione di voler far entrare la norma nel primo provvedimento utile.
Il testo sui cui i tecnici sono a lavoro dovrebbe rispondere al principio di delega introdotto nel ddl di delegazione europea, approvato ieri dalla Camera in via definitiva, per cercare di superare lo stallo generato dopo l’approvazione dello Sblocca cantieri. Il principio di delega chiede di riformare la disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto e di “disporre che le autorizzazioni in essere siano fatte salve e possano essere rinnovate, eventualmente anche al fine dell’adeguamento alle migliori tecnologie disponibili (Bat), unitamente alle autorizzazioni per le quali sia stata presentata l’istanza di rinnovo alla stessa data”.
Un’altro principio di delega prevede l’istituzione di un registro al ministero dell’Ambiente delle autorizzazioni già rilasciate e di quelle che verranno rilasciate. Dunque una sorta di via libera alle autorizzazioni caso per caso, in attesa del recepimento integrale della nuova direttiva europea. (Public Policy) NAF