Nucleare, le proposte di Nm e FI in Parlamento: dai nuovi impianti alla strategia nazionale

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ROMA (Public Policy) – Non solo intelligenza artificiale. Un altro tema su cui si moltiplicano progetti di legge tra Camera e Senato, è quello dell’energia nucleare. Mentre le commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera incardinavano la proposta di legge a prima firma di Maurizio Lupi (Nm) per l’adozione di una strategia nazionale di sviluppo delle tecnologie nucleari di nuova generazione, in Ambiente Senato, la scorsa settimana, è partito l’esame di un disegno di legge a prima firma del presidente della 8a, Claudio Fazzone (FI), per la costruzione di nuovi impianti di produzione di energia nucleare.

La proposta di Fazzone, tra le altre cose, chiede di istituire un’Autorità indipendente per l’energia nucleare, con le funzioni e i compiti per l’autorizzazione tecnica, la certificazione, la realizzazione, la gestione e la dismissione degli impianti nucleari, la sicurezza nucleare e la radioprotezione, nonché per la regolamentazione tecnica e le istruttorie connesse ai processi autorizzativi, le valutazioni tecniche, il controllo, anche ispettivo, e la vigilanza degli impianti nucleari. Al suo fianco, ci sarà un’altra agenzia, quella per la sicurezza nucleare, con il compito di valutare lo stato delle infrastrutture di base necessarie per avviare un programma nucleare nazionale e di fornire al Governo le indicazioni necessarie per il loro completo sviluppo e operatività. All’Agenzia saranno trasferite le dotazioni finanziarie, strumentali e di personale dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Isin), che conseguentemente verrebbe soppresso.

Il ddl individua anche il procedimento per l’individuazione dei siti per l’insediamento di nuovi impianti nucleari. In quest’ottica, la costruzione e l’esercizio dei nuovi impianti e delle opere connesse saranno considerati attività di preminente interesse statale soggette ad autorizzazione unica rilasciata con decreto del ministro delle Imprese e del made in Italy, di concerto con il Mase e con il Mit.

Per quanto riguarda la proposta di Lupi, si disciplina, invece, l’adozione di linee di azione nazionali finalizzate allo sviluppo delle nuove tecnologie nucleari destinate alla produzione di energia per scopi civili, in collaborazione con le iniziative sviluppate in ambito europeo e internazionale. Si stabilisce che entro dodici mesi dall’entrata in vigore della normativa in esame, il Consiglio dei ministri debba adottare una strategia volta a sviluppare gli obiettivi definiti dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec). Tale atto dovrà essere adottato in conformità agli obiettivi dell’Unione europea e nazionali in materia di energia e clima, con la finalità di accelerare il processo di decarbonizzazione delle attività produttive nazionali. La strategia includerà l’inserimento della tecnologia nucleare di nuova generazione come fonte alternativa e pulita per la produzione di energia. Tra gli obiettivi della strategia: la promozione della ricerca sulle tecnologie nucleari di nuova generazione; la promozione della ricerca sulla fusione nucleare; la partecipazione italiana a programmi europei e internazionali di innovazione nella produzione di energia da fonte nucleare, attraverso un incremento degli investimenti di ricerca e sviluppo nel settore; la realizzazione, nel territorio nazionale, di impianti di produzione di energia nucleare di nuova.

Per realizzare impianti di produzione di energia nucleare di nuova generazione la strategia dovrà presentare una valutazione propedeutica di impatto. Sempre sul tema del nucleare, infine, si inserisce anche il rinvio da parte delle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera del termine dell’indagine conoscitiva sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica e nel processo di decarbonizzazione. Il termine, nel dettaglio, è stato prorogato al 31 dicembre 2024. (VAL)