ROMA (Public Policy) – “Tutta la nostra attività è finalizzata a un solo obiettivo: comprimere il coefficiente di rischio. Noi lavoriamo per diminuire il rischio, nella consapevolezza che grandi democrazie occidentali, democrazie non occidentali e non democrazie sono state colpite in ogni parte del mondo”.
Ha esordito così, in aula al Senato, il ministro dell’Interno Angelino Alfano, rispondendo a una serie di interrogazioni sulle “misure di pubblica sicurezza volte a prevenire e contrastare il terrorismo di matrice fondamentalista”.
Ecco tutto quello che ha detto il titolare del Viminale:
LA PREVENZIONE
“Noi abbiamo avuto dei grossi risultati in materia di prevenzione, ma la prevenzione rappresenta qualcosa, anzi, direi la cosa più faticosa e grigia che esiste nel sistema della sicurezza. Perché? Se il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti interviene in questa sede, vi viene a comunicare che ha inaugurato un ponte, che concluderà un’opera o che taglierà un nastro”.
“Se noi dobbiamo lavorare sulla prevenzione, dobbiamo dire la verità e cioè che la prevenzione ha come obiettivo il non far verificare qualcosa: non realizzare un qualcosa, ma – ripeto – non far verificare qualcosa. Dunque, l’obiettivo che ci proponiamo ogni giorno è che non accada nulla“.
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GAV




