Anpal, il Governo ‘chiarisce’: non esiste un “software Parisi”

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ROMA (Public Policy) – Il Governo intende creare “un sistema che consenta di codificare attività umane in dati, in modo da poter essere convertiti in un servizio. Tale sistema digitale verrà creato ex novo, sulla scorta delle esigenze e delle specificità del nostro Paese, nel rispetto delle normative vigenti”. Lo ha detto il sottosegretario al Lavoro, Claudio Cominardi (M5s), rispondendo in XI commissione alla Camera, a un’interrogazione a firma Walter Rizzetto (FdI) sul software per la gestione delle offerte di lavoro nei centri per l’impiego di cui si dovrà dotare l’Anpal.

Nell’interrogazione, il deputato FdI riportava il contenuto di alcune inchieste giornalistiche, tra cui una de Linkiesta, secondo le quali il Governo avrebbe intenzione di predisporre una specifica norma che escluderebbe una gara pubblica per l’acquisto della piattaforma, per acconsentire l’utilizzo di quella messa a punto dal presidente di Anpal, Domenico Parisi. “Quanto riportato in merito alle informazioni racchiuse nelle inchieste giornalistiche è destituito di ogni fondamento”, ha sottolineato Cominardi, aggiungendo che “non esiste alcun software di proprietà di Parisi”(Public Policy) FRA