Resocónto – L’abito non fa il Mollicone

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di Gaetano Veninata

ROMA (Public Policy) – Del Federico Mollicone divertito, come ci appare su Facebook, che si lamenta – è osservatore attento, il Mollicone – dei vestiti delle colleghe, sappiamo ormai quasi tutto.

Dove stia il torto, dove stia la ragione, dove cada l’occhio e dove il cuore, è questione di sensibilità: estetica, istituzionale, financo politica. Non ci sembra comunque che si debba sottovalutare la questione, o dipingere il Mollicone come un turpe maschilista. Meglio non dipingerlo affatto, anzi, il Mollicone.

Perché è vero – come dice Laura Boldrini – che “se ancora stiamo a controllare le scarpe delle donne, stiamo a controllare il tipo di vestito che indossano, vuole dire che ancora siamo in una mentalità per cui la donna deve apparire al meglio, deve apparire secondo dei crismi”; ed è vero anche che “non siamo qui per compiacere il senso estetico dell’onorevole Mollicone“.

Ma è altresì vero che un certo decoro istituzionale vada tenuto, da maschi e femmine, a sinistra, al centro, a destra. In Parlamento come al Governo. Perché, insomma, non sia mai che a qualche ministro, durante un evento istituzionale, venga in mente di mettersi, che ne so, una felpa. (Public Policy)

@VillaTelesio