ROMA (Public Policy) – “Con particolare riferimento alle società in partecipazione pubblica operanti nei servizi idrici, risoluzione delle antinomie normative, in base ai principi dei diritto dell’Unione europea, tenendo contro del referendum abrogativo del 2011″.
È il contenuto di un emendamento al ddl delega P.a., approvato oggi dalla commissione Affari costituzionali al Senato, riguardo l’acqua pubblica. Contrari alla norma i senatori del Movimento 5 stelle: in questo modo – ha spiegato il senatore Giovanni Endrizzi – la decisione referendaria del 2011 viene “stroncata”.
A non piacere infatti il riferimento alla normativa comunitaria e non solamente all’esito referendario. A rispondere alle polemiche il relatore Pagliari: “Il riferimento è corretto perché tiene conto della gerarchia delle fonti; la normativa europea, infatti, è successiva al referendum italiano. Il suo richiamo impone al legislatore delegato il rispetto sia delle leggi comunitarie che del referendum”. E precisa: “L’acqua resta pubblica“. (Public Polic) SOR