Pari opportunità, Ue: Italia tra migliori, obiettivo 40% donne nei cda entro il 2020

0

ROMA (Public Policy) – “Al momento siamo a un 17,8% di rappresentanza delle donne nei consigli aziendali in Europa. Due anni fa eravamo al 13%: un aumento modesto ma di più rispetto a ciò che accade a prima: il tasso di aumento è triplicato. Le differenze diventano chiare tra gli Stati membri: la maggioranza di Stati (tranne otto ‘seri’) chiacchiera ma non fa nulla. L’Italia invece occupa il terzo posto nella classifica dei ‘seri’ con un aumento del 30% della presenza femminile”.

Lo ha detto Andreas Stein, capo dell’unità “Parità di trattamento-legislazione” della dg Giustizia della Commissione europea, partecipando al convegno “Promoting gender balance in decision making” organizzato a Roma dal Dipartimento delle pari opportunità nell’ambito del semestre europeo a presidenza italiana.

Stein sottolinea che in Europa “l’obiettivo è di raggiungere il 40% di presenza femminile nei consigli di amministrazione entro il 2020” attraverso “criteri chiari e trasparenti di scelta”. “Quella della parità di genere, sostiene, “è anche una questione che ha un buon valore economico. È necessario sviluppare tutte le risorse che abbiamo, soprattutto le donne che di norma sono più istruite degli omologhi maschili. Una delle cose più importanti è che questa idea ha raggiunto un consenso a livello sociale. È già un passo importante che ci sia un consenso così ampio nelle nostre società”.

Stein fa notare che la maggior parte dei Paesi Ue “evoluti” in fatto di parità di genere hanno “legislazioni vincolanti”, come leggi sulle quote rosa. Ma il metodo delle quote rosa, dice, “non è l’unico modo. Ad esempio Paesi Bassi e Gran Bretagna, che sono tra i Paesi che hanno riportato migliori risultati nella parità di genere, non hanno le quote, ovvero non prevedono sanzioni”.

LE PAROLE DI ALESSIA MOSCA “Siamo ancora troppo lontani da una vera parità di genere. C’è una sfida che abbiamo davanti con il semestre Ue, e abbiamo sei mesi di tempo: una delle priorità è promuovere l’approvazione a livello Ue di una direttiva che estenda a tutti i Paesi europei la legge Golfo-Mosca per estendere la parità di condizioni” nei cda, “così che ci sia omogeneità e armonizzazione in Ue”.

Lo ha detto l’europarlamentare del Pd, Alessia Mosca, in un video-saluto da Bruxelles inviato al convegno “Promoting gender balance in decision making” organizzato dal Dipartimento per le pari opportunità nell’ambito del semestre europeo.

“Sarebbe fondamentale – ha aggiunto Mosca – una mobilità nella classe dirigente” europea basata “sullo scambio reciproco. Ci possiamo riuscire – ha concluso – continuando a lavorare insieme”. (Public Policy)

VIC