(Public Policy) – Roma, 13 nov – Le primarie del Popolo
della libertà (primarie.pdl.it) saranno ispirate ai “valori
del popolarismo europeo” e “articolate attraverso libere
consultazioni sul territorio nel periodo compreso tra il 15
dicembre e il 3 febbraio, una serie di convention
politico-programmatiche sul territorio, e una convention
nazionale finale”. Il preambolo al regolamento è breve. Il
regolamento è invece più lungo (di poco) di quello del
centrosinistra: 12 pagine contro 9.
IL COMITATO ORGANIZZATORE
È composto dai “coordinatori nazionali e dai responsabili
dei settori Organizzazione, Enti locali, Elettorale,
Adesioni, Amministrazioni, Portavoce, Internet”. I suoi
ruoli principali: predisporre le modalità per la
presentazione delle candidature; decidere sulle
controversie; accertare i requisiti; predisporre la lista
dei seggi (almeno un seggio in tutti i Comuni superiori a 15
mila abitanti).
LA COMMISSIONE DI GARANZIA
È composta da 5 membri, “scelti dall’Ufficio di presidenza
tra personalità in possesso di riconosciuti requisiti di
autorevolezza e competenza”. Svolge attività di “vigilanza
sul corretto svolgimento delle primarie” e ad essa viene
deferita, in secondo grado, “ogni controversia”.
GLI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI
Sono gestiti dall’amministrazione nazionale, secondo quanto
previsto dallo statuto e dai regolamenti del Pdl.
LE INCOMPATIBILITÀ
Le cariche di componente del comitato organizzatore, di
componente del comitato dei garanti e di candidato alle
primarie “sono tra loro incompatibili”.
L’ELETTORATO ATTIVO
Potranno votare tutti i cittadini italiani iscritti nelle
liste elettorali, che sottoscrivano la Carta dei valori del
Pdl e versino 2 euro come contributo.
Potranno partecipare anche
i sedicenni, “la cui domanda di iscrizione al Pdl sia
pervenuta alla sede centrale entro il 24 novembre alle 12”.
E per quanto riguarda i residenti all’estero, il comitato
organizzatore potrà emanare “apposite disposizioni per
assicurare” loro “la possibilità di votare”.
L’ELETTORATO PASSIVO
Possono candidarsi tutti i cittadini eleggibili alla
Camera. Entro lunedì 19 novembre chi lo fa dovrà: impegnarsi
a osservare il regolamento; aderire alla Carta dei valori;
supportare alle elezioni politiche chi vincerà le primarie;
sottoscrivere una dichiarazione d’intenti (garantendo il
proprio sostegno politico ed elettorale al Pdl e al
centrodestra italiano).
Le firme necessarie sono 10 mila, entro le 12 del 25
novembre. In ciascuna Regione non potranno essere raccolte
più di 2 mila firme.
LA CAMPAGNA ELETTORALE
Dev’essere improntata “a una competizione franca e leale”,
e gli impegni economici “devono essere assunti secondo
princìpi di sobrietà e trasparenza”. L’ammontare delle spese
“non può essere, in ogni caso, superiore ai 200 mila euro,
pena l’esclusione” dalle primarie.
I candidati dovranno inoltre rendere pubblico “ogni
contributo superiore” ai mille euro. La campagna elettorale,
infine, a partire dal 1° dicembre “non potrà svolgersi
attraverso attività propagandistiche a pagamento”.
IL VOTO, LO SCRUTINIO, IL NUOVO NOME
I seggi possono essere istituiti “nelle sedi municipali, le
sedi del Pdl, le istituzioni dei vari livelli territoriali,
associazioni culturali e ricreative, postazioni provvisorie,
studi, uffici o esercizi commerciali”. Ogni elettore può
votare “solo nel seggio che include la propria sezione
elettorale”.
L’Ufficio di presidenza potrà inoltre “autorizzare altre
consultazioni su temi di interesse politico, inclusa
l’eventuale nuova denominazione del soggetto politico”. In
concomitanza con le primarie per il candidato premier, si
potrà decidere di indirle anche “per i candidati alle
rispettive cariche monocratiche”.
I RISULTATI E I RICORSI
Completate le operazioni elettorali e il lavoro dei diversi
seggi, l’ufficio elettorale centrale esaminerà i risultati
dello scrutinio, convalidandoli o sottoponendo alla
commissione di garanzia (che deciderà in maniera definitiva)
le schede contestate. Poi i risultati verranno pubblicati
sul sito del Pdl, entro le 10 “del mercoledì successivo alla
domenica in cui si è votato”.
24 ore dopo la pubblicazione dei risultati potranno essere
presentati eventuali ricorsi. Il comitato organizzatore
deciderà a sua volta entro 24 ore, mentre l’appello potrà
essere inoltrato alla commissione di garanzia che, entro le
successive 24 ore, deciderà in maniera definitiva.
LA PROCLAMAZIONE
È eletto il candidato che ottiene il maggior numero di
voti. La proclamazione avverrà nel corso della convention
nazionale finale, al termine delle consultazioni
territoriali. (Public Policy)
GAV