#PRIMARIEPARLAMENTARI, MOSCA (PD): CI SARÀ LA DOPPIA PREFERENZA DI GENERE

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 “BISOGNA RIDARE DIGNITÀ ALLA POLITICA E VINCERE I POPULISMI”
(Public Policy) – Roma, 14 dic – (di Laura Preite) Alessia
Mosca, deputata Pd lombarda, 37 anni e componente della
direzione nazionale, ha deciso di ricandidarsi. O meglio, dà
la sua disponibilità. Le regole per le primarie Pd per
scegliere i candidati al Parlamento saranno stabilite nella
direzione nazionale del partito lunedì e martedì. Il numero
dei candidati per circoscrizione territoriale sarà al
massimo doppio rispetto alla lista che sarà poi presentata.
D. HA DECISO DI CANDIDARSI?
R. Si anche se non dipende da me. Mi sono proposta ma
saranno le segreteria provinciali a deciderlo. Comunque ho
dato la mia disponibilità.
D. IL TEMA, SOLLEVATO DAL SUO COLLEGA SARUBBI, SULLA
COMPETENZA RISPETTO AL RADICAMENTO TERRITORIALE RIMANE?
R. No, il tema di avere dei candidati che vengono da fuori
non si potrà più proporre, è evidente che le segreterie
provinciali sceglieranno persone radicate nel territorio.
D. QUESTO A PARTE IL LISTINO BLOCCATO DECISO DAL SEGRETARIO?
R. Sì, ma è una quota ancora non stabilita, comunque molto
ristretta nella quale rientreranno i capilista oppure solo
alcune personalità fuori dal partito che comunque possono
dare un contributo importante.
D. SI è PARLATO DI UN 30% DI CANDIDATURE BLOCCATE
R. Si è parlato anche del 10-15%. È ancora tutto in
divenire.
D. QUALI SARANNO I CRITERI PER DECIDERE I CANDIDATI DELLE
LISTE PROVINCIALI?
R. Saranno stabiliti dalle regole che verrano fuori dalla
riunione che si concluderà martedì mattina e poi le
segreterie provinciali faranno le loro valutazioni.
Sicuramente resta l’impossibilità di ricandicatura di
quelli che hanno già fatto tre legislature, questo è stato
già stabilito, e non ci saranno deroghe se non
esplicitamente richieste, ed anche in quel caso sarà poi il
segretario a decidere.
Questo è il primo criterio, il secondo è la territorialità
ma questo è già implicito nel fatto che saranno le
segreterie provinciali a fare le liste.
E poi ci sarà la doppia preferenza di genere (l’obbligo se
si scelgono due candidati, che appartengano a generi
diversi; Ndr). È abbastanza sicuro che ci sarà un meccanismo
per tentare di fare in modo che ci siano più donne di quante
ce ne sono oggi in Parlamento, sia candidate sia in
posizione da essere elette.
D. IN QUESTA LEGISLATURA SI È OCCUPATA PROPRIO DI DONNE.
R. Mi sono occupata di aumentare le opportunità per donne e
giovani. Sono state battaglie di tutto il Parlamento ma
promosse anche da me. Una è la legge sulle quote di genere
nelle società quotate e la doppia preferenza nelle assemblee
degli enti locali. Se oggi stiamo discutendo della doppia
preferenza è grazie anche al lavoro fatto in questi anni.
Per quanto riguarda i giovani, la legge in cui mi sono
maggiormente impegnata è quella sulla circolazione dei
talenti per favorire il fatto che ci sia la possibilità per
chi è andato all’estero di rientrare e viceversa. Questo
consente di qualificare il capitale umano, soprattutto
giovanile. I giovani più di altri (e lo dicono le
statistiche) si rendono conto che le opportunità sono
globali e per poterle cogliere bisogna avere un’apertura
verso l’estero più forte di quella che le generazioni
precedenti hanno avuto. Su questi temi, donne e giovani, c’è
ancora molto da fare.(Segue)
D. TORNANDO ALLE REGOLE PER LE PRIMARIE, SEMPRE  SARUBBI
PROPONE DI SCEGLIERE METÀ PARLAMENTARI
SUL TERRITORIO E L’ALTRA METÀ TRA ESPERTI DI TEMI, LE PIACE?
R. In linea teorica è giusto, è importante che ci siano
persone con competenze molto forti in alcuni settori, ma
penso che al punto in cui siamo arrivati sia impossibile
tornare indietro rispetto a un percorso nella selezione dei
candidati in cui partecipino tutti.
Ci troviamo in una fase emergenziale, con pochissimo tempo
a disposizione (le primarie dovrebbero svolgersi il 29 -30
dicembre; Ndr), non si può rimettere tutto in discussione.
Bisogna fare in modo che queste primarie siano il più eque
possibili e che consentano di avere rappresentanti che
ridiano una dignità molto forte alle istituzioni e il senso
che le istituzioni sono sacre e devono essere vissute con
responsabilità.
Mi auguro che nelle selezioni verranno scelte anche persone
riconosciute per la competenza che hanno messo in questi
anni, sia parlamentari che con altre esperienze e che si
abbia la capacità di selezionare persone che hanno voglia di
costruire e non di distruggere. Il nostro compito più
importante è far di tutto perché non vincano populismi e
demagogia.
D. RIMANE PERÒ IL LISTINO DECISO DAL SEGRETARIO
R. Sì, e potranno essere selezionate persone con la giusta
statura. Il listino ha proprio la valenza di fare in modo di
garantire presenze che conoscono molto bene alcuni settori.
Questa quota del segretario, qualsiasi essa sia, è garanzia
per fare in modo che ci sia una rappresentanza parlamentare
più che adeguata.
D. PARLERETE ANCHE DELLA POSSIBILITÀ DI FAR VOTARE TUTTI,
NON SOLO COLORO CHE HANNO VOTATO ALLE ULTIME PRIMARIE?
R. Sì, da più parti c’è la richiesta di un’apertura.
D. LEI COSA NE PENSA?
R. Se ci sono le possibilità per farlo credo che sia una
cosa buona, il nostro partito ha bisogno di quanta più
partecipazione possibile. Abbiamo visto che non aver paura
della partecipazione fa molto bene alla politica, la
migliora.
Le primarie per la premiership sono state la dimostrazione
che far partecipare in modo sano e non demagogico, parlando
di proposte vere per il Paese, è un modo buono per ridare
serietà, sobrietà e competenza alla politica. Visto che ci
sono pochi giorni bisognerà fare i conti con le capacità
organizzative. Per quanto mi riguarda spero che si riuscirà
ad allargare il più possibile la partecipazione. (Public
Policy)