ROMA (Public Policy) – È da ieri in vigore il dlgs 101/2018 che adegua la normativa italiana al GDPR, il regolamento Ue 2016/679. Il decreto legislativo innova numerose disposizioni del Codice della Privacy e rimanda ad alcuni decreti attuativi in particolari materie.
REGOLE DEONTOLOGICHE
Entro il 18 dicembre il Garante per la privacy verificherà la conformità al regolamento Ue di alcuni codici di deontologia vigenti, tra cui quelli per l’attività giornalistica, per il trattamento di dati per scopi statistici e scientifici e per le investigazioni o la tutela in sede giudiziaria. Le disposizioni compatibili saranno pubblicate in Gazzetta ufficiale e con decreto del ministro della Giustizia saranno riportate nell’allegato A del Codice della Privacy.
Stessa sorte per le nuove regole deontologiche che il Garante promuoverà in alcuni specifici ambiti di competenza statale (trattamenti necessari per adempiere un obbligo legale; trattamenti necessari per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri; trattamento di dati genetici, biometrici o relativi alla salute). Tali regole verranno sottoposte a consultazione pubblica per almeno 60 giorni e dopo l’approvazione del Garante, con decreto del ministro della Giustizia saranno riportate nell’allegato A del Codice della Privacy.
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MDV