PRODUTTIVITÀ, POLILLO SUL FOGLIO: UNICA STRADA RIDURRE I COSTI DEL LAVORO

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(Public Policy) – Roma, 5 dic – Se l’Italia vuole essere
subito operativa, la variabile su cui operare è quella del
costo del lavoro: può ridursi solo organizzando meglio i
fattori della produzione. Lo scrive oggi sul Foglio il
sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo.

COME RIDURRE IL COSTO DEL LAVORO
“Maggiore utilizzo – scrive Polillo – degli impianti (il
modulo 7 giorni su 7), contratti di secondo livello, aumento
delle ore lavorate a parità di salario, ma con l’intesa di
recuperarne il carico non appena l’economia si rimetterà in
moto. Una linea alternativa, almeno nel breve periodo, alla
crescita degli investimenti: la via maestra per recuperare
nel tempo la competitività perduta”.

LA RISPOSTA ALLE OBIEZIONI
“L’obiezione avanzata a questa suggestione – aggiunge il
sottosegretario – è stata sempre la stessa: manca la
domanda. Se non si attivano i consumi, ogni sacrificio
diventa inutile. Si può anche produrre a un prezzo minore,
ma le merci ottenute rimangono nei magazzini. Ma è proprio
così? Dal 2005 l’inflazione italiana è stata di quasi 5
punti superiore a quella tedesca e francese (dati Eurostat).
Solo un po’ meno elevata di quella media europea. Riducendo
i costi di produzione si ottiene pertanto uno spazio
aggiuntivo di mercato che è valutabile intorno a 1 punto di
Pil all’anno”.

LAVORARE DI PIÙ PER INVESTIRE NEL FUTURO
“Certo – conclude Polillo – gli attuali occupati sono
chiamati a uno sforzo maggiore, anche se sostenibile, ma con
l’idea di investire nel proprio futuro e in quello del
Paese. Si tratta di una semina, cui seguirà il raccolto”.
(Public Policy)

GAV