Rei, Autonomi, Bolkestein e Terzo settore: le ultime dal Governo

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ROMA (Public Policy) – È stata, quella scorsa, la settimana di partenza del Rei, la misura nazionale di contrasto alla povertà. Al momento ne hanno diritto principalmente le famiglie: nuclei con almeno un figlio minorenne; nuclei con un figlio con disabilità (anche se maggiorenne); nuclei con una donna in stato di gravidanza; nuclei con una persona di 55 anni o più in condizione di disoccupazione. Con l’ulteriore finanziamento previsto con la manovra all’esame della Camera (+300 milioni nel 2018), dal 1° luglio prossimo la misura sarà universale.

Il Governo ha anche aggiornato il Parlamento sul tavolo degli autonomi, istituto al ministero del Lavoro da una norma contenuta nel Jobs act degli autonomi. ‘avvio delle attività propedeutiche” alla formazione del tavolo sulle sul lavoro autonomo “è all’attenzione del vertice politico che sta procedendo a valutarne la composizione attesa la delicatezza dei compiti ad esso assegnato”, ha detto la sottosegretaria al Lavoro, Franca Biondelli, rispondendo in XI commissione alla Camera a un’interrogazione a firma Chiara Gribaudo (Pd).

Risposta anche a un’interrogazione sulla direttiva Bolkestein. “Al momento, si ritiene che una rivisitazione delle disposizioni di recepimento della direttiva” dell’Unione europea sulla Bolkestein “c’è”. Dovrebbe “comunque essere circoscritta all’introduzione di specifiche attività di assegnazione delle concessioni di commercio a favore di soggetti che nell’ultimo biennio abbiano utilizzato le concessioni come fonte di reddito, entro limiti determinati per l’assegnazione del posteggio per il medesimo soggetto”. A dirlo, in aula alla Camera, sempre la sottosegretaria Biondelli, rispondendo a un’interrogazione Pd (a prima firma Marco Donati) sull’applicazione della direttiva Bolkestein e parlando dell’esito del tavolo istituzionale tra ministero dello Sviluppo economico, Regioni, enti locali e l’Autorità per la concorrenza e il mercato.

Infine, novità anche per il terzo settore. È stato firmato martedì 28 novembre dal sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba, l’accordo tra il ministero del Lavoro, l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), l’Agenzia del demanio e l’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) per destinare agli enti del terzo settore beni immobili pubblici inutilizzati e i beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata, da utilizzare esclusivamente per lo svolgimento delle attività di interesse generale previste dal Codice del terzo settore. (Public Policy) FRA