di Gaetano Veninata
ROMA (Public Policy) – Settimana di disparità parlamentari (la Camera ha lavorato, il Senato praticamente no) ma piena di chicchette resocontistiche: brevi ma intense dichiarazioni di voto, licenze poetiche e pessime battute.
Iniziamo dall’aula della Camera, martedì scorso:
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l’onorevole Dall’Osso. Ne ha facoltà.
MATTEO DALL’OSSO (M5S): Grazie, presidente. Solo per dire che fate schifo ! Mi fate schifo!
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SIMONE BALDELLI (PRESIDENTE DI TURNO): Prego i colleghi che sanno di avere qualche problema con la postazione di votare con le dita, cosicché le votazioni possano concludersi entro il meriggio…
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MASSIMO BARONI (M5S): Avete il reddito minimo garantito nel vostro programma e non ve ne siete occupati da tre anni, noi vi faremo un fiato sul collo che, porca miseria, vi faremo venire la cervicale
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Infine, passiamo nelle commissioni Giustizia e Affari sociali, per delle rilassanti audizioni sulla legalizzazione della cannabis:
ROBERTO SAIA (COMITATO OSPEDALE SENZA DOLORE): Leggo una paginetta e non vado a braccio sennò finirei questa sera e mi mandereste fuori a pedate sul sedere.
MARIO MARAZZITI (PRESIDENTE COMMISSIONE AFFARI SOCIALI): Ma senza dolore, eh. (Public Policy)
@VillaTelesio