Resocónto – Il Paese reale

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di Gaetano Veninata

ROMA (Public Policy) – Immaginate l’Italia come una medaglia. Di bronzo, d’oro, d’argento: come preferite.

Da un lato c’è il volto di Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura della Repubblica. Ha giurato sulla Costituzione, ha l’appoggio di Cristoforo Colombo e Galileo Galilei, è preparato in geografia, è preparatissimo in storia.

Sullo sfondo ci sono il generale Vannacci, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, i giovani di Fratelli d’Italia (che non tifano Casertana). Il famoso velo da stendere, pietoso.

Dall’altro lato non ci sono volti, non ci sono ministri.

C’è un braccio. Il braccio di Satnam Singh, operaio agricolo.

Marco Grimaldi (Avs), aula della Camera, 25 giugno 2024.

“La scorsa settimana, dopo quel tragico e barbaro evento, abbiamo detto che Satnam Singh è morto di capitalismo. Sono più di mille i morti nelle nostre campagne solo negli ultimi anni. Si chiama ghetto-economy, ed è un’economia chiara a molti, forse non a chi compra i prodotti made in Italy nei nostri scaffali; è un’economia capace di scaricare un uomo moribondo come fosse ‘monnezza’ in mezzo a una strada, il suo braccio in una cassetta della frutta; quella in cui, non sono i datori ma i colleghi – anche loro clandestini – a chiamare i soccorsi; quella in cui un uomo muore, ma – come avete letto e compreso già nelle ore successive – poteva essere salvato.

“Qual è quell’economia in cui si può vivere e lavorare da tre anni e restare comunque irregolari, sfruttati, trattati come dei cani, anzi come insetti, ammassati in topaie senza acqua, senza cibo decente, senza un presidio sanitario, magari per pochi euro l’ora?

“Le bidonville non c’entrano niente con la cosiddetta emergenza Africa o con i grandi temi dei flussi migratori. No, è una scelta, scientifica, perché fino a qualche anno fa erano, prima gli studenti italiani, poi i migranti dello stesso Paese, poi avevano lo stesso nostro colore della pelle, ma venivano, magari, dall’Est Europa; e, finché c’è stato quel colore della pelle – caso strano – la gran parte di quei lavoratori stava dentro le stesse aziende agricole. Poi qualcosa è cambiato e qualcuno, in questo Paese, vuole continuare a dire che non c’entra niente il razzismo.

Il razzismo c’entra eccome! C’entra la Bossi-Fini, che voi non volete abrogare, perché quelle persone sono più ricattabili, soprattutto se non possono denunciare, soprattutto se diamo loro un permesso di soggiorno solo quando – magari – un proprio caro muore”. (Public Policy)

@VillaTelesio