di Gaetano Veninata
ROMA (Public Policy) – Qui, signori, e non lo dico io ma quell’altro, o si fa l’Italia o si muore. Sono giorni in cui bisogna decidere con chi stare eh, mica si scherza. Da una parte la patria, con il suo contorno di divinità e famiglie; dall’altra….dall’altra?
Ci pensa Giorgio Silli, di Forza Italia, a ricordarci – e dove se non nella casa degli italiani, il Parlamento – l’importanza della Nazione: “Intervengo semplicemente per richiamare un attimino i colleghi della sinistra estrema (sic), che parlano di patria quasi schernendo la parola ‘patria’, dicendo la patria, la patria, la patria. È importantissimo che chi chiederà un domani la cittadinanza o chi, addirittura, voglia partecipare a dei corsi formativi per entrare nell’Esercito o per conoscere l’Esercito, giuri fedeltà alla patria, perché quando si frequenta l’Esercito, quando, eventualmente, si entrerà nell’Esercito, per la patria si va a morire: si va a morire!“.
Eh, beh, mica male. Mica come Camillo D’Alessandro, del Pd, che poco dopo interviene e dice: “Ma veramente il dibattito di quest’aula davanti al Paese si può ridurre ogni volta con battute, ogni volta con battute casomai da riprendere in un video e da postare per dire ‘ho detto alla Camera che per la patria si muore’?“.
Veramente. (Public Policy)
@VillaTelesio