di Gaetano Veninata
ROMA (Public Policy) – “Ringraziamo il Signore che adesso c’è Mario Draghi, presidente del Consiglio dei ministri, che la pensa diversamente dal gruppo Liberi e uguali”. Se per caso aveste qualche dubbio sull’avvento del Messia, ci pensa Nazario Pagano, senatore abruzzese di Forza Italia, a togliervelo. Poco importa che sia FI che Leu siedano in maggioranza: poco importa perché a prendere decisioni, in ogni caso, non sono loro.
E se nei piani alti i complimenti se li prende tutti il premier – e non potrebbe essere altrimenti, pena la dannazione – in aula alla Camera ad avere il suo pomeriggio di gloria è stato Andrea Colletti, ex M5s oggi nel gruppo de “L’Alternativa c’è”, che ha inanellato – nel corso della seduta del 27 luglio dedicata al voto sul decreto Cybersecurity, su cui lo stesso Colletti ha presentato vari emendamenti – una serie impressionante di aggettivi: “l’ottimo collega”, “l’egregio collega”, “lo stimabile collega”, “il generoso collega”, “il coriaceo collega”, “l’elevato collega”, “l’irreprensibile collega”, “il sedulo collega”, “l’impareggiabile collega”, financo “il perfetto collega”.
Che dire? Ringraziamo il Signore anche per Colletti e i suoi affettuosi colleghi. (Public Policy)
@VillaTelesio
*Antonin Artaud, perdonami