ROMA (Public Policy) – Sull’eventualità di prolungare il commissariamento della gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio “sto approfondendo le valutazioni con il Comune, la Regione, la Provincia. Ritengo però che in base al profilo da individuare bisognerà cercare una figura con requisiti diversi” dall’attuale “sempre però che si decida di prolungare il commissariamento”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, rispondendo nell’Aula della Camera a un’interpellanza del M5s sulla gestione dei rifiuti nella Capitale.
“La situazione è diversa” da quando si decise il commissariamento, osserva Orlando: “È aumentata la raccolta differenziata, che al momento è al 40% e in due anni può arrivare oltre il 60%. È stata chiusa Malagrotta, sono state superate le divergenze passate tra istituzioni che hanno ostacolato passi in avanti”. “Il nuovo commissario, ove previsto – prosegue il ministro – non potrà che essere un mero attuatore delle decisioni degli enti locali, un facilitatore, non sarà lui a dover individuare il sito per una discarica di servizio”, come invece avvenuto con il commissario Goffredo Sottile a cui venne dato il potere di “valutazioni tecnico precauzionali” su Malagrotta e il quale “presentò una proposta di localizzazione a Falcognana per una discarica di servizio”.
“Stiamo valutando le cose – ribadisce Orlando – per valutare la capacità di gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio anche nella gestione di eventuali picchi. Prima di assumere decisioni ho chiesto alla Regione e al Comune di indicare con precisione qual è l’indicazione strategica e le linee programmatorie per uscire dall’emergenza. È mia intenzione subordinare la decisione a un accordo Regione-Comune sui rifiuti, con un incremento alla raccolta differenziata“. “Sono programmati incontri anche nella prossima settimana – conclude Orlando – per coinvolgere tutte le istituzioni in attesa di una rendicontazione analitica della gestione commissariale appena cessata”. (Public Policy)
VIC