RIFORME, QUAGLIARIELLO: MAI PIÙ CON IL PORCELLUM

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RIFORME, QUAGLIARIELLO: MAI PIÙ CON IL PORCELLUM

(Public Policy) – Roma, 23 mag – “Il Pd e il Pdl sono e
restano forze alternative. Si sono unite per il bene
dell’Italia e per la riscrittura delle regole ma l’auspicio
comune è che possano essere gli architravi di un nuovo
bipolarismo. Per questo è nell’interesse di tutti che le
rispettive identità non si annullino”. Il ministro delle
Riforme Gaetano Quagliariello, in un’intervista alla
Gazzetta del Mezzogiorno, parla delle prospettive di riforma
istituzionale.

Sulla incostituzionalità della legge elettorale, il
ministro osserva: “La legge vigente fu approvata quando
esistevano due grandi coalizioni che tendevano al 50 per
cento. Il problema si è manifestato con il mutamento del
contesto politico: oggi con il premio di maggioranza si può
conquistare il 55 per cento dei seggi senza neanche il 30
per cento dei voti. Siamo al ‘lascia o raddoppia’. Poiché un
Paese non può trovarsi con una legge elettorale a rischio di
incostituzionalità, bisogna mettere in sicurezza il sistema
attuale e su questo vi è una consapevolezza comune”.

“Su come correggere il Porcellum – aggiunge – senza
ipocrisia dico invece che ci sono al momento posizioni
differenti. Si dovrà trovare un punto di caduta”.
Quagliariello sottolinea il “nesso inscindibile tra sistema
istituzionale e legge elettorale”, un dato “condiviso da
tutto il governo”.

“In Italia per un secolo – prosegue- si è commesso l’errore
di voler cambiare sistema politico attraverso le le sole
leggi elettorali quasi avessero un potere salvifico. Esse
sono uno strumento, importante ma pur sempre uno strumento
che si armonizza con il contesto costituzionale e lo
completa”.

“Nel momento in cui ci si interroga sulla forma di governo
da adottare – puntualizza – sarebbe un non senso compiere
una scelta definitiva su un sistema di voto senza conoscere
la destinazione ultima del percorso riformatore”.
(Public Policy)

SAF