ROMA (Public Policy) – di Viola Contursi – Archiviato il problema del posto vacante di capogruppo della Camera, con l’elezione di Ettore Rosato, il premier Matteo Renzi si dedica a individuare nuovi uomini da inserire nelle caselle rimaste vuote del suo governo. Per un rimpasto che dovrebbe essere fatto a settembre, insieme al cambio dei presidenti delle commissioni.
La prima, quella di viceministro degli Esteri appena lasciata libera da Lapo Pistelli passato all’Eni, dovrebbe essere, si apprende, occupata quasi sicuramente da Enzo Amendola, attuale responsabile Esteri del Partito democratico.
C’è poi da rimpiazzare Claudio De Vincenti al Mise (attualmente sottosegretario a Palazzo Chigi al posto di Graziano Delrio) e il ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta.
Su questi ultimi due posti i giochi sarebbero ancora aperti, con le forze minoritarie del governo, come Scelta civica e Area popolare (Ncd-Udc) che spingono per proporre propri nomi. Per il posto di viceministro al Mise si fa insistente il nome di Cesare Damiano, vicino alla minoranza Pd, attualmente presidente della commissione Lavoro alla Camera.
Il tema del rimpasto di governo sta impegnando molto Renzi, tanto che, viene raccontato, durante l’assemblea alla Camera per eleggere Rosato, il premier e segretario Pd più volte parlando della nomina di un nuovo capogruppo ha avuto un lapsus parlando della nomina di un “sottosegretario”.
Il tutto comunque, si apprende, si dovrebbe concretizzare a settembre: al ritorno dalla pausa estiva, questa sarebbe l’idea di Palazzo Chigi, si riempiranno le caselle vuote e si andranno anche a cambiare diversi presidenti delle commissioni, essendo passati due anni dalla loro elezione.
I presidenti “in bilico” sono, tra gli altri, Antonio Azzollini (Ap) nella commissione Bilancio del Senato (su cui pende una richiesta di arresto); Daniele Capezzone (FI) nella commissione Finanze alla Camera, dove potrebbe essere nominato presidente Marco Causi (Pd); Francesco Paolo Sisto (FI) della commissione Affari costituzionali alla Camera; Massimo Mucchetti (minoranza Pd) della commissione Industria al Senato.
Il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia (Pd), dato per “uscente” già due mesi fa, avrebbe invece ripreso quota e, si apprende, potrebbe rimanere al suo posto. Damiano, se fosse chiamato al Mise, dovrebbe invece essere sostituito. (Public Policy)
@VioC