Resocónto – Segnali preoccupanti

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di Gaetano Veninata

ROMA (Public Policy) – Rossano Sasso (lo conosciamo già) è un deputato leghista, nato a Bari, di professione ‘insegnante’. È un politico focoso, parla di sesso e di religione, di odio e di amore, di tolleranza e sì – ogni tanto gli scappa qualche parola un po’ così, tipo “remigrazione”. Ma tant’è, in Parlamento siede e in Parlamento parla.

Come questa settimana, quando ha illuminato i colleghi (e gli italiani) sul pericolo stalinista (6 volte in 3 minuti) e – con ritmo brechtiano – ha segnalato a mamme e papà di tutta Italia il pericolo della trasformazione delle nostre laicissime scuole in istituti coranici. Leggiamolo – in questo caso sì – in religioso silenzio; e chiediamoci perché.

“Quella che soddisfa questa proposta di legge (sui viaggi della Memoria; Ndr) è un’esigenza che è resa molto, ma molto attuale, oggi, a causa di una dilagante ignoranza e di un rigenerato e dilagante odio stalinista e antisemita. L’odio stalinista e comunista di chi va in piazza e, bardato con simboli che non ci appartengono, canta, per esempio, ‘dal fiume al mare’, che per chi non lo sapesse, vuol dire la distruzione etnica dello Stato di Israele. L’odio stalinista e comunista di chi brucia le bandiere con la stella di Davide. L’odio banale, ignorante e cialtronesco di chi va in piazza e afferma testualmente, rammaricandosene, che Hitler non avrebbe finito il suo lavoro. L’odio stalinista e comunista di chi impedisce, con la violenza, la libertà di espressione a chiunque la pensi diversamente da loro. L’odio stalinista e comunista dei tanti cattivi maestri che negano le foibe, che plaudono al maresciallo Tito, che inneggiano al 7 ottobre. L’odio stalinista e comunista dei tanti cattivi maestri che ricordano i bei tempi, che ricordano quando erano giovani e belli”.

“Ministro, noi siamo molto preoccupati perché in principio ci chiesero di togliere il crocifisso dalle aule – è poco inclusivo, ci dissero -, e via la nostra identità. Poi vietarono nelle nostre scuole le recite e i canti natalizi con la figura di Gesù, i presepi – era poco rispettoso nei confronti delle altre religioni, ci dissero -, e anche lì, via le nostre tradizioni. Poi alzarono il livello, ci chiesero di chiudere le scuole in occasione del Ramadan, portarono gli imam in classe – è accaduto lo scorso anno scolastico – a leggere versetti del Corano. Oggi la notizia di una moschea ad personam all’interno dell’Università di Catanzaro – mi auguro non con le preghiere cinque volte al giorno, con il muezzin che dice agli studenti: oggi, venerdì, niente lezione perché c’è il sermone -, e questo per noi della Lega-Salvini Premier rimane comunque un segnale preoccupante“. (Public Policy)

@GaetanoVeninata