ROMA (Public Policy) – Il Governo potrebbe costituire il catasto delle infrastrutture di rete. È il contenuto di un nuovo articolo inserito in una delle ultime bozze dello Sblocca Italia – di cui Public Policy è in possesso – atteso al Consiglio dei ministri di oggi.
La norma, inserita nel pacchetto sulla banda larga, stabilisce che “al fine di elaborare soluzioni innovative volte a colmare il divario digitale in relazione alla banda larga e ultralarga e di conseguire una mappatura delle infrastrutture presenti sul territorio nazionale, il ministero dello Sviluppo economico, entro e non oltre 90 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sentita la Conferenza unificata […], stabilisce le regole tecniche per la definizione del contenuto del Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture, nonché le modalità di prima costituzione, di raccolta, di inserimento e consultazione dei dati, nonché le regole per il successivo aggiornamento, lo scambio e la pubblicità dei dati territoriali detenuti dalle singole amministrazioni competenti e dagli altri soggetti titolari o gestori di infrastrutture”.
Viene quindi stabilito che “i dati così ricavati devono essere resi disponibili in formato di dati di tipo aperto ed interoperabile […], elaborabili elettronicamente e georeferenziati senza compromettere il carattere riservato dei dati sensibili”. L’intervento non necessiterà di oneri aggiuntivi. Entro 120 giorni dalla creazione del catasto digitale “devono confluire nel Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture tutte le banche dati contenenti informazioni sulle infrastrutture sia di tipo nazionale che locale o comunque i dati ivi contenuti devono essere resi accessibili e compatibili con le regole tecniche del Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture”. (Public Policy) NAF