ROMA (Public Policy) – Sviluppare le aree rurali, riconoscendo i domini collettivi quali soggetti neo-istituzionali a cui compete l’amministrazione del patrimonio civico di uso comune. Ovvero riconoscere che tali enti, quali gestori delle terre di godimento collettivo, siano come “imprenditori locali”, che agiscono per la “tutela e la valorizzazione dell’insieme delle risorse naturali presenti nel demanio civico“.
È questo l’obiettivo di un disegno di legge al Senato, a prima firma di Giorgio Pagliari (Pd), sulla disciplina giuridica dei domini collettivi. Nel corso della settimana si è concluso l’esame congiunto nelle commissioni Giustizia e Ambiente a Palazzo Madama ed è stato dato mandato ai relatori (Giuseppe Cucca e Stefano Vaccari, entrambi Pd) di riferire in Aula.
L’esame del progetto di legge era fermo nelle commissioni a Palazzo Madama dal 10 luglio 2014, momento in cui era stato fissato il termine per gli emendamenti.
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IAC