“SERVE UNA FIGURA CAPACE DI GRANDI RIFORME ISTITUZIONALI” /INTERVISTA

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PARLA ANTONIO LEONE, PDL E GIÀ VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA

(Public Policy) – Roma, 29 mar – (di Sabrina Fantauzzi)
Antonio Leone, deputato del Pdl, già vicepresidente della
Camera dei deputati, ha presieduto l’aula di Montecitorio il
giorno dell’insediamento delle nuove Camere, passando il
testimone a Laura Boldrini. Nel suo intervento di commiato,
sottolineò l’importanza delle riforme istituzionali ma
soprattutto delle riforme dei regolamenti parlamentari, che
considera snodo fondamentale per accelerare l’iter delle
leggi.

A poche ore dall’incontro tra Napolitano e Berlusconi,
osserva: “Il Pd potrebbe mettere in campo una figura diversa
che concilii le posizioni delle varie anime esistenti al suo
interno. Sì forse abbiamo proprio bisogno di un’altra figura
del Pd. Perchè questa dovrà essere una legislatura di grandi
riforme istituzionali”.

D. IL CAPO DELLO STATO HA MESSO BERSANI DAVANTI A UN BIVIO?
R. Il presidente Napolitano è stato consequenziale con
l’ostinazione di Bersani. Ora la palla passa nelle gambe del
Pd, che come detto ha molte anime che si stanno confrontando.

D. LA DISPONIBILITÀ DEL PRESIDENTE BERLUSCONI È PER UN
GOVERNO DI SCOPO O UN GOVERNO DI RIFORME?
R. A noi vanno bene le larghe intese, la corresponsabilità.
Siamo disponibili a fare con il Pd sia le riforme
economiche, di cui ha parlato Berlusconi, vista l’urgenza
della crisi economica che sta attraversando il Paese, sia le
riforme istituzionali e costituzionali.

D. QUINDI PARLIAMO DI UN GOVERNO DI LEGISLATURA?
R. Sarebbe riduttivo parlare solo di riforme economiche. È
importante fare la riforma fiscale per rilanciare
l’economia. Ma quella che stiamo attraversando è anche una
crisi istituzionale. Ci può essere intesa sulla riduzione
dei parlamentari, sulla legge elettorale, e sulla riforma
dei regolamenti.

D. GIÀ UN SUO CAVALLO DI BATTAGLIA. NE HA PARLATO ANCHE IL
GIORNO IN CUI HA PASSATO IL TESTIMONE ALLA PRESIDENTE
BOLDRINI. PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE CAMBIARLI?
R. Si tratta di un tema che viene da lontano ma mai portato
a termine. Nella scorsa legislatura il presidente della
Camera Gianfranco Fini non voleva stravolgere le prerogative
in capo al presidente della Camera. Ma sono assolutamente
necessarie per ammodernare il sistema e accelerare l’iter di
approvazione delle leggi. Oggi i regolamenti della Camera
sono estremamente farraginosi.

D. SAREBBE POSSIBILE UNIFORMARLI A QUELLI DEL SENATO?
R. Sarebbe auspicabile renderli omogenei anche se nella
riforma istituzionale che immagino domani il Senato avrà
altre funzioni.

D. SÌ MA C’È IL NODO BERSANI: LA SUA INDISPONIBILITÀ A FARE
UN GOVERNO CON BERLUSCONI.
R. Il Pd dovrà dimostrare senso di responsabilità. Quando
ho detto che la palla ora è tra le gambe del Pd intendevo
proprio questo.

D. BERLUSCONI HA FATTO L’ELOGIO DELLA POLITICA, LUI “NATO”
NEL 1994 COME L’ANTIPOLITICA PER ANTONOMASIA. SI È
CONVERTITO?
R. La posizione del presidente Berlusconi è esattamente
all’opposto di quella che è venuta fuori con le dirette
streaming tra Bersani e il Movimento 5 Stelle. Ed è
encomiabile il suo senso delle istituzioni e del valore
della politica.(Public Policy) SAF