di Leopoldo Papi
ROMA (Public Policy) – Public Policy compie sette anni. Il 16 maggio 2012 iniziavamo le trasmissioni, partendo da zero, con buona volontà e un’idea: inventarci un’informazione giornalistica insider sulle “decisioni pubbliche”, a partire da uno dei contesti principali – e meno conosciuti al pubblico – dove queste si formano: le commissioni parlamentari. Oggi, almeno su questo ci sembra di aver raggiunto alcuni risultati concreti: abbiamo maturato una profonda esperienza di “giornalismo legislativo”, la copertura quotidiana dei lavori parlamentari è sostanzialmente completa, e siamo in grado di proporre ai nostri lettori abbonati molte anticipazioni e notizie dal Governo e dai ministeri.
Ma la sfida editoriale è sempre aperta, anzi – nonostante una crescita costante negli anni – ci sentiamo all’inizio e non certo appagati. Public Policy è una realtà editoriale pura. Questo significa che la sua operatività e il suo sviluppo dipendono dalla scelta spontanea dei nostri lettori di avvalersi del nostro servizio di informazione giornalistica, solo perché sono convinti della sua qualità, oggettività, e utilità. Questo implica anche che dobbiamo continuare, giorno dopo giorno, a mantenere viva questa convinzione – e a convincerne di nuovi – e non possiamo permetterci errori o approssimazioni, che ne minerebbero la fiducia.
La credibilità, qualità e indipendenza dei nostri contenuti giornalistici, insomma, sono per noi un vincolo ineludibile: sono la garanzia per la continuità e l’unica base solida per le prospettive di crescita future di Public Policy. Sono, in altri termini, il nostro “valore aggiunto” editoriale, e incrementarlo sempre più è la scommessa editoriale di questo gruppo di professionisti. D’altronde, sono anche i fattori che ci rendono liberi, grazie ai quali possiamo permetterci di pubblicare tutto ciò che riteniamo importante e verificato.
Questi sette anni, da ultimo, sono stati molto intensi anche sul piano professionale. Alcuni giovani quasi alla prima esperienza sono diventati un gruppo di professionisti di alto livello, preparati, competenti, e soprattutto capaci di assumersi importanti responsabilità, occupandosi nei tempi spesso strettissimi del giornalismo d’agenzia di materie complesse in cui si giocano delicati interessi nazionali: le politiche pubbliche in materie finanziarie, industriali, energetiche, infrastrutturali e nei vari altri settori di intervento dello Stato. Grazie a loro Public Policy ha raggiunto risultati di cui andare orgogliosi e punta a raggiungere nuovi obiettivi. (Public Policy)
@leopoldopapi