ROMA (Public Policy) – La commissione Attività produttive della Camera tornerà a riunirsi martedì prossimo per proseguire l’esame degli emendamenti al ddl Space economy. L’obiettivo è conferire il mandato ai relatori il 27 febbraio e andare in aula nella settimana del 3 marzo.
Nell’ultima seduta, giovedì, non si è chiuso l’esame dell’articolo 25. Le votazioni, quindi, riprenderanno da lì. E in particolare dall’emendamento del Pd, a prima firma Andrea Casu, che chiede ci sia “una partecipazione pubblica per garantire la sicurezza” nella costituzione della riserva di capacità trasmissiva nazionale attraverso comunicazioni satellitari che attualmente il testo prevede venga realizzata dal Mimit con satelliti e costellazioni in orbita geostazionaria, media e bassa, gestiti esclusivamente da soggetti appartenenti all’Unione europea o all’Alleanza atlantica.
È stato accantonato, invece, l’emendamento precedente (sempre a prima firma Casu) che chiede che nella costituzione della riserva di capacità trasmissiva nazionale sia previsto “un adeguato ritorno industriale per il sistema paese”.
Bocciati, invece, gli emendamenti con cui si chiedeva di prediligere i “soggetti istituzionali appartenenti all’Unione europea” e solo “in caso di comprovata impossibilità” quelli dell’Alleanza atlantica nelle comunicazioni satellitari.