di Viola Contursi
ROMA (Public Policy) – Martedì il Consiglio dei ministri ha approvato, in via preliminare, il dodicesimo decreto attuativo della delega fiscale, che razionalizza le imposte indirette (eccetto l’Iva) come imposta di registro, imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti.
Un decreto che punta a un totale restyling della normativa e a semplificare le successioni, prevedendo ad esempio l’autoliquidazione.
Vediamo tutte le novità contenute nel dlgs, che entreranno in vigore, per quanto riguarda successioni e donazioni, dal 1° gennaio 2025.
SUCCESSIONI
Per quanto riguarda successioni e donazioni, vengono riscritte aliquote e franchigie, e ai fini della base imponibile si esclude il “donatum” dalla perimetrazione del “relictum”, sia ai fini delle aliquote sia ai fini delle franchigie. Inoltre, il dlgs chiarisce che ai fini dell’imposta sulle successioni e donazioni sono considerati parenti in linea retta anche gli affilianti e gli affiliati.
Il dlgs prevede inoltre una semplificazione per le dichiarazioni di successione: dovranno essere fatte solo in via telematica, entro un anno dal decesso, e avranno bisogno di meno documentazione da allegare.
La tassa di successione verrà poi pagata in autoliquidazione, come per le imposte di bollo e tasse ipotecarie, con previsione del successivo controllo di regolarità ed eventuale notifica al contribuente di un avviso di liquidazione nel termine di decadenza di due anni, qualora emergesse una maggiore imposta principale. Ma comunque le sanzioni saranno ridotte a un terzo se il contribuente pagherà le somme dovute entro il termine per la proposizione del ricorso.
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@VioC