(Public Policy) – Roma, 5 feb – Quest’anno la pressione
fiscale raggiungerà il record storico del 45,1% del Pil, ben
13,7 punti percentuali in più rispetto al 1980.
In termini assoluti, secondo i calcoli fatti dalla Cgia di
Mestre, ciascun italiano (bambini e ultracentenari compresi)
verserà quest’anno un carico di imposte, tasse e contributi
pari a 11.735 euro. Ben il 125% in più di quanto abbiamo
pagato nel 1980 (5.215 euro pro capite).
A questi risultati si arriva sottolineando che il gettito
fiscale e contributivo del 1980 era pari a 63,8 miliardi di
euro, mentre alla fine del 2013 finiranno nelle casse dello
Stato ben 714,3 miliardi di euro.
Dice il segretario dell’Associazione artigiani piccole
imprese Mestre Giuseppe Bortolussi: “Oltre a tener conto che
per i contribuenti onesti la pressione fiscale reale si
attesta ormai sopra il 54%, quando quest’ultima si calcola
al netto dell’economia sommersa, possiamo tranquillamente
affermare che nel 2013 gli italiani lavoreranno per il fisco
sino alla metà di giugno. Una cosa insopportabile”.
Il dato relativo alla pressione fiscale calcolato per
l’anno in corso, fa notare la Cgia, è leggermente inferiore
al dato previsto nell’autunno scorso dal Documento di
economia e finanza (45,3%). Ciò è da ascrivere al fatto che
le stime dell’Associazione artigiani piccole imprese Mestre
hanno tenuto conto delle disposizioni fiscali introdotte dal
Parlamento con la Legge di stabilità che, per l’anno in
corso, ridurrà di 0,2 punti percentuali la pressione
fiscale. (Public Policy)
SPE