(Public Policy) – Strasburgo, 11 set – “Ci incontriamo una
volta all’anno per discutere del futuro dell’Unione europea
in un clima di trasparenza, diversamente da altri organi che
si incontrano ai vertici a Bruxelles, si autoproclamano
corpo esecutivo e si riuniscono prendendo decisioni a porte
chiuse”.
Ha esordito così Martin Schulz, presidente tedesco del
Parlamento europeo, introducendo il quarto e ultimo discorso
sullo Stato dell’Unione del presidente della Commissione
europea Josè Manuel Barroso. “Noi invece – ha continuato
Schulz – siamo trasparenti e questa è una seduta pubblica.
I cittadini europei vogliono sapere chi decide, dove, perché e
in base a quali argomenti. La perdita di fiducia dei
cittadini europei è massiccia: la parola d’ordine è che la
trasparenza crea fiducia. Questo dibattito è trasparente e
può generare fiducia nell’Ue”.
“Abbiamo una linea guida comune condivisa da una
larghissima maggioranza in quest’aula: il metodo
comunitario, cioè la risoluzione dei conflitti attraverso il
dialogo e il confronto. Voglio rivolgere un appello agli
Stati membri e ai membri della Commissione: abbiamo una
lista di progetti e programmi che non possono essere attuati
perché il Consiglio è bloccato dagli interessi dei singoli
Stati membri, in particolare per quanto riguarda le
prospettive finanziarie il cui recepimento si trasforma
spesso in un’impresa ardua. Domani potrò annunciare che tra
Parlamento e Banca centrale europea è stato trovato un
accordo sulla vigilanza bancaria e il ruolo della Bce e
anche questo rientra nel ruolo di trasparenza”.
Prima di passare la parola a Barroso Schulz ha aggiunto:
“Milioni di persone soffrono ancora gli effetti della crisi
e la garanzia per i giovani deve essere attuata al più
presto. Se ai giovani non si danno prospettive, come possono
avere fiducia nell’Ue?”.(Public Policy)
DSA