di Fabio Napoli
ROMA (Public Policy) – “Il termine di durata del programma dell’amministrazione straordinaria si intende esteso sino alla scadenza del termine ultimo per l’attuazione del predetto Piano (ambientale; Ndr)”, come eventualmente modificato o prorogato. Entro questo termine i commissari straordinari sono autorizzati ad individuare e realizzare “ulteriori interventi di decontaminazione e risanamento ambientale” non previsti nell’ambito del Piano ambientale, “ma allo stesso strettamente connessi, anche mediante formazione e impiego del personale delle società in amministrazione straordinaria non altrimenti impegnato”.
Lo prevede una bozza del decreto Taranto-Sud, su alcune aree critiche del Mozzogiorno, varato lo scorso 23 dicembre dal Consiglio dei ministri, di cui Public Policy ha preso visione. L’ultimo decreto Ilva ha previsto la possibilità di prorogare di massimo 18 mesi il termine ultime – oggi fissato al 30 giugno 2017 – per l’attuazione delle prescrizioni contenute nel Piano ambientale.
La bozza di decreto prevede poi che il contratto che regola il trasferimento dei complessi aziendali in capo all’aggiudicatario individuato dovrà definire anche “le modalità attraverso cui, successivamente al suddetto trasferimento, i commissari della procedura di amministrazione straordinaria svolgono o proseguono le attività, esecutive e di vigilanza”, funzionali all’attuazione del Piano ambientale, come eventualmente modificato.
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