(Public Policy) – Roma, 7 feb – “Abbiamo ritenuto che fosse
il momento di fondare un altro partito, alleato con il
centrodestra, per conseguire l’obiettivo comune di battere
la sinistra. Ma siamo diversi dal Pdl, siamo un partito
libero, onesto e deciso. Nel Pdl ci sono molti momenti di
indecisione, ci sono persone che devono fare i conti con la
giustizia e altre che hanno condizionamenti”.
Parole di Ignazio La Russa, ex ministro della Difesa, ex
Pdl e cofondatore di Fratelli d’Italia-Centrodestra
nazionale, durante un Google+ Hangouts sul sito della
Stampa.
“Proveniamo dal Popolo della libertà – ha detto – ma
apparteniamo a varie correnti della destra. Abbiamo pensato
che la la fase del partito contenitore della destra italiana
fosse finito. Hanno contribuito due momenti: il primo è la
fuoriuscita di Fini nel 2010, che voleva essere la ‘terza
gamba’ ma non ci è riuscito, e successivamente le
affermazioni di Berlusconi, che ha parlato di un Pdl
anarchico e monarchico. A quel punto abbiamo deciso di
fondare un nuovo partito”.
Con Fratelli d’Italia, “abbiamo ripreso il progetto
originario di Alleanza nazionale, che era nato con l’intento
di unire la destra”. Non c’è stato, ha aggiunto La Russa,
“il fallimento del Pdl, ma quello del partito unico. Per il
futuro propongo una federazione unica, che permetta ai
partiti di esprimere le diversità a livello territoriale e
di presentare una lista uniche alle elezioni nazionali”.
Rispondendo ad una domanda, La Russa ha ribadito l’appoggio
a tutto il centrodestra e quindi anche al Pdl. “La legge
elettorale – ha detto – prevede che vinca la coalizione e
non il singolo partito”. Sul voto utile, La Russa ha detto:
“Il voto al Pdl è un’incognita, non sappiamo se cambieranno
idea, se faranno l’ammucchiata con la sinistra, se
appoggeranno un altro Governo tecnico. Noi siamo un voto
utile, perché noi non cambieremo idea. Meglio stare a vita
all’opposizione che avere un nuovo Governo di tecnici”.
“Chi sosterremo come premier? Dovrebbe porre la domanda al
Pdl. Voglio fare l’apriporta delle nuove generazioni. Sono
capolista in tre Regioni (Sicilia, Lombardia e Puglia; Ndr),
nel resto d’Italia ci sono Guido Crosetto e Giorgia Meloni.
Lo dico senza paura, potrebbero essere degli ottimi
presidenti del Consiglio. In ogni caso prima dobbiamo
cercare di vincere”.
SU FLI E UDC
L’Udc di Casini e Fli di Fini non sono veramente
“alternativi alla sinistra”. “Si parla – ha detto l’ex
ministro – dell’accordo Bersani-Monti, se la immagina una
maggioranza da Casini a Vendola? L’Udc e Fli sono con Monti
in accordo con la sinistra, ma noi abbiamo sempre detto né
con Monti né con la sinistra”.
SULL’IMU
“Il problema dell’Imu è molto serio. Nel nostro programma
chiediamo che venga inserito nella Costituzione il limite
del 40% per le tasse. Superata quella soglia le aziende
chiudono e le famiglie non arrivano a fine mese. Siamo gli
unici a chiedere questo. Lo Stato deve restituire ai
cittadini i soldi dell’Imu con l’emissione di bot decennali
attraverso gli interessi che il Monte dei Paschi si impegna
a pagare per il prestito che otterrà”.
“Parliamo di maltolto – ha aggiunto – perché in Italia,
quando una famiglia ha un po’ di soldi, cerca di comprarsi
una casa e noi gliela tassiamo. Per noi la casa è sacra e
colpirla non è solo un danno economico, ma anche morale. Per
noi la prima casa deve essere impignorabile”. (Public Policy)
SOR