(Public Policy) – Roma, 27 feb – Un’alleanza tra Pier Luigi
Bersani e Silvio Berlusconi corre il rischio “di consentire
al Movimento 5 stelle di Beppe Grillo di essere l’unico
partito di opposizione, libero così di costruire il suo
sostegno alimentando la rabbia popolare. Serve un Governo di
breve durata per votare una nuova legge elettorale e subito
nuove elezioni”.
Questo il commento di Andrew Davis, in articolo pubblicato
dal sito americano Bloomberg.com, sui risultati delle
elezioni politiche in Italia e sulle future alleanze del
prossimo Parlamento.
“Pier Luigi Bersani – scrive – leader della coalizione
vincente di centrosinistra, ieri ha aperto alla
collaborazione con il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo,
per mostrare la sua volontà di voler governare nonostante la
fragile maggioranza”. La coalizione di centrosinistra,
infatti, “al Senato non ha raggiunto la maggioranza assoluta
(124 seggi su 315; Ndr), mentre il M5s ha catturato più di
un quarto dei voti, nonostante il suo debutto nella politica
nazionale”.
Un Parlamento senza la maggioranza assoluta “può avere
bisogno di nuove elezioni”, ha aggiunto Davis. “Bersani per
poter governare o cerca un’alleanza con il M5s, oppure dovrà
unirsi con l’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi,
che è riuscito a conquistare 117 seggi”.
Grillo, però, ha già
rifiutato qualsiasi tipo di alleanza: “Le persone che hanno
disintegrato questo Paese cercano di tornare insieme per
riformare ciò che hanno già distrutto”. I cittadini, “Non
non accetteranno più tutto ciò. Noi non ci alleeremo con
nessuno” ha aggiunto Grillo.
“Silvio Berlusconi – scrive Davis – ha respinto la
possibilità di tornare al voto, prendendo in considerazione
un’alleanza con il suo rivale Bersani, che ha subito
rifiutato l’offerta”.
“Le cicatrici della recessione, che gli elettori portano
dentro, hanno portato al rifiuto delle politiche di rigore
di Mario Monti, sostenute anche da Bersani e Berlusconi. Il
dolore economico ha contribuito a far perdere Monti e ha
trasformato il M5s in una vera forza politica”, scrive il
giornalista. Il rischio che l’Italia corre, aggiunge, “è che
un Governo debole potrebbe portare l’Italia a diventare
vulnerabile finanziariamente, proprio come la Grecia”.
Ma un’alleanza tra Bersani e Berlusconi “potrebbe
consentire al M5S di rimanere l’unico partito di
opposizione, libero di costruire il suo sostegno sulla
rabbia popolare. Con questo scenario elettorale – ha
aggiunto Davis – il presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, potrebbe scegliere un nuovo governo tecnico,
come quello guidato da Mario Monti, necessario solo a far
riscrivere una nuova legge elettorale per poi tornare al
voto”.
Opinione simile è quella di Riccardo Barbieri, economista
dello Mizuho international Plc di Londra, che, intervistato
da Bloomberg, ha detto: “L’unica soluzione possibile per
formare un governo sembra proprio una ripetizione della
grande coalizione che ha sostenuto il Governo tecnico:
un’alleanza tra Pd-Monti-Berlusconi. Un governo così formato
– ha aggiunto – avrebbe davanti a sé un tempo molto breve,
che andrebbe concentrato sulle priorità economiche e sulla
riforma del sistema politico”. (Public Policy)
SOR