Visti da fuori, Duff (Alde): Italicum tra peggiori sistemi elettorali Ue

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ROMA (Public Policy) – “Chi segue la politica italiana può fare i salti di gioia per il superamento dell’attuale sistema elettorale che è stata una causa significativa di instabilità politica e debolezza economica. Ma il nuovo sistema va esaminato attentamente prima di gridare ‘evviva!'”. È quanto scrive l’europarlamentare liberal-democratico (gruppo Alde), Andrew Duff, su BlogActiv.eu.

Se da una parte l’approvazione da parte della Camera dell’Italicum è un fatto positivo, nella nuova legge (ora all’esame del Senato dove è stata annunciata battaglia da più parti per l’inserimento della parità di genere) non mancano – per il politico britannico – aspetti critici. Ad essere sottolineati negativamente da Duff sono le liste elettorali ‘bloccate’ che impediscono il collegamento diretto tra elettore ed eletto, il ridotto numero di circoscrizioni (120) che svantaggia i partiti regionali e l'”arbitrario” premio di maggioranza.

“Se si vogliono mantenere nel sistema le soglie di sbarramento”, scrive Duff, “devono essere molto basse. Basti pensare che per l’elezione al Parlamento europeo queste non possono superare il 5%”. L’Italicum, inoltre, è “un falso proporzionale, dove i piccoli partiti sono utilizzati come un trampolino per i grandi”.

“Non si sa cosa farà la Corte costituzionale italiana in merito al premio di maggioranza e alle liste bloccate della nuova legge, ma se volesse intervenire, dopo essersi già espressa sul Porcellum sugli stessi argomenti, avrà il sicuro appoggio giurisprudenziale sia della Corte di giustizia europea che della Corte europea dei diritti dell’uomo”, spiega ancora Duff chè è relatore a Bruxelles sulle questioni elettorali. Giudizio negativo, quindi, in modo inequivocabile, da parte dell’europarlamentare. “L’Italia, se la legge elettorale non sarà modificata in Senato, si appresta a diventare rivale del Regno Unito per il peggior sistema d’Europa”. (Public Policy)

FRA