(Public Policy) – Roma, 7 mar – “Sono convinto che il
finanziamento pubblico ai partiti così com’è faccia schifo,
ma che in qualche modo vada mantenuto, perché è l’unica
garanzia che consente a uno povero, di una città povera
d’Italia di fare politica”.
Lo ha ribadito Matteo Orfini, della corrente dei giovani
del Pd vicini al segretario Pier Luigi Bersani, a Omnibus su
La7. “Non a caso chi è per l’abolizione sono i partiti di
due miliardari, cioè Berlusconi e Grillo” osserva il
responsabile della Cultura del Partito e delle relazioni
istituzionali della fondazione Italianieuropei.
Fa un esempio: “Avete idea di quanto costa il service di
Piazza San Giovanni? Io sì e non è gratis e voi pensate che
un partito come quello, senza Grillo e Casaleggio che ha
dato loro visibilità e finanziamenti, l’avrebbe potuto fare?
Non sarebbbe stato possibile” conclude Orfini.
IL FINANZIAMENTO AI PARTITI
L’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (oggi
sotto forma di rimborsi elettorali) è uno degli obiettivi
principali del programma del M5s ma assente negli otto punti
per una proposta di governo presentati ieri dal candidato
premier Pd Bersani e rivolta in particolare al M5s. (Public
Policy)
LAP