Ddl Concorrenza, qualcosina succede (vedi Ncc e Uber)

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di Viola Contursi

ROMA (Public Policy) – Entro un anno il governo dovrà emanare un dlgs per la revisione della disciplina in materia di autoservizi pubblici non di linea (come Ncc e Uber).

Lo prevede un emendamento dei relatori al ddl Concorrenza approvato in commissione Industria al Senato con tre subemendamenti.

Il dlgs dovrà “prevedere una disciplina per gli autoservizi pubblici non di linea che provvedono al trasporto collettivo o individuale di persone”; “adeguare l’offerta di servizi alle nuove forme di mobilità che si svolgono grazie ad applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti; promuovere la concorrenza e stimolare più elevati standard qualitativi; assicurare una miglior tutela del consumatore nella fruizione del servizio garantendo una consapevole scelta nell’offerta; armonizzare le competenze regionali e degli enti locali in materia, al fine di definire comuni standard nazionali; adeguare il sistema sanzionatorio per le violazioni amministrative, individuando sanzioni efficaci, dissuasive e proporzionate alla gravità della violazione“.

Il dlgs, viene previsto, dovrà essere inviato alle commissioni parlamentari per un parere.

E IL RESTO?
La 10a commissione si riunirà nuovamente lunedì alle 15 per proseguire con le votazioni degli emendamenti. L’esame si dovrebbe chiudere tra lunedì e martedì, e tra i nodi da sciogliere c’è, secondo quanto si apprende, anche quello sul patent linkage dei farmaci.

In particolare rimangono da votare due emendamenti, di M5s e Pd, che propongono di abrogare la norma di legge che oggi impone che in sede di periodico aggiornamento del prontuario farmaceutico nazionale, i medicinali equivalenti ai sensi di legge non possano essere classificati come farmaci a carico del Servizio sanitario nazionale con decorrenza anteriore alla data di scadenza del brevetto o del certificato di protezione complementare. (Public Policy)

@VioC