ROMA (Public Policy) – Da norme per il riconoscimento dell’autonomia dell’istituto a quello della libertà religiosa, passando per disposizioni su ministri e edifici di culto, assistenza spirituale, trattamento di salme e cimiteri, gestione degli enti, regime tributario e festività riconosciute.
Sono questi, in sintesi, i principali contenuti del disegno di legge di origine governativa che disciplina i rapporti tra l’Italia e l’Istituto buddista italiano Soka Gakkai (Ibisg), che ha iniziato da poco il proprio iter in Affari costituzionali al Senato.
Il ddl, che era stato licenziato lo scorso 4 dicembre dal Cdm, è composto di 26 articoli.
Come ha ricordato il relatore in commissione, il vicepresidente di Palazzo Madama Roberto Calderoli (Lega), l’intesa è lo strumento con il quale vengono regolati i rapporti fra l’Italia e una confessione religiosa diversa dalla cattolica ed è predisposta all’esito di una trattativa tra la confessione religiosa e la commissione interministeriale per le intese, istituita dal governo.
Il progetto di legge, che va sottoposto all’ok del Parlamento non può, però, essere emendato, ma solo accolto o respinto in toto.
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IAC